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Nominato il Commissario straordinario per il granchio blu: è l'ex prefetto Enrico Caterino

 
Redazione online

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Enrico Caterino

Foto Ansa

Si occuperà del depopolamento di questa specie aliena, oltre che della protezione degli impianti di allevamento e acquacoltura

Martedì 06 Agosto 2024, 17:58

ROMA - Il litorale adriatico, epicentro dell’invasione del killer delle vongole nostrane, lo conosce a menadito Enrico Caterino, già prefetto di Rovigo e Ravenna da oggi Commissario straordinario per il granchio blu, chiamato all’arduo compito di depopolamento di questa specie aliena, oltre che alla protezione degli impianti di allevamento e acquacoltura da Chioggia in giù. Caterino, presto affiancato da un vice, come precisato alla presentazione, a Palazzo Chigi, da parte dei ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, dovrà creare una struttura che avrà sede al ministero dell’Ambiente ed elaborare un Piano d’intervento ad hoc che potrà contare su uno stanziamento di partenza di 10 milioni di euro che si somma agli ulteriori 15 previsti nel Decreto Agricoltura.

La nomina «è stata condivisa in grande sintonia» tra il ministero dell’Agricoltura e quello dell’Ambiente» ha rimarcato Lollobrigida evidenziando che Caterino è «un servitore dello Stato», reduce anche dall’esperienza di commissario di Torre Annunziata dove ha dimostrato capacità di operare in situazioni complesse.

Nel 2023, da luglio a novembre, come ha ricordato Legacoop Agroalimentare, sono stati smaltiti quasi 427mila chili, mentre da marzo a fine luglio del 2024 poco più di 403mila, raggiungendo in soli 5 mesi il totale complessivo dello scorso anno. Già a luglio 2023 Confcooperative Fedagripesca denunciava che i pescatori spendevano 100mila euro al giorno per smaltire i granchi e mettere in salvo le loro produzioni.

«Nell’Adriatico in particolare» il granchio blu «ha compromesso alcune attività economiche e soprattutto - per il ministro Pichetto Fratin - rischia di compromettere l’intero ecosistema marino senza misure strategiche». Con il commissario ci sarà «un salto di qualità». Ma, per Lollobrigida, è tempo di ampliare il campo di azione sulle emergenze che riguardano le attività legate all’agricoltura e alla pesca: «Occorre prevedere una regia europea con strategie europee. Se si ha una specie dannosa per l’ambiente non puoi contrastarla sulla base dei confini geografici».

«Ora occorre sensibilizzare l’Europa - concorda il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra - riguardo ai metodi da adottare per fare fronte comune e assicurare tutte le misure necessarie a mettere in sicurezza l'acquacoltura, un settore fondamentale per il made in Italy». E di questo se ne parlerà al G7 Agricoltura, ad Ortigia in Sicilia a settembre, il primo con la pesca protagonista dei titoli di testa. Intanto, per la Uila, è «molto positivo l’impegno per realizzare una cabina di regia europea sulle specie aliene presenti nei nostri mari». «Al neocommissario - è l’appello di Maria Laurenza, segretaria generale Uila Pesca - chiediamo di prevedere anche misure a sostegno dei lavoratori della pesca». Mentre per Paolo Tiozzo, vice presidente di Confcooperative Fedagripesca, «la prima cosa da fare è assicurare risorse per continuare a raccogliere e smaltire la trentina di tonnellate di granchi blu che quotidianamente vengono tolti dall’acqua».

Secondo la Coldiretti Pesca, visto che i danni alle imprese hanno ormai superato i 100 milioni di euro, «è importante la nomina di un commissario per garantire le necessarie misure il settore cardine . Necessario tuttavia snellire i tempi per liquidare le aziende in modo da ripristinare una situazione di normalità e la ripresa dell’attività produttiva dei nostri pescatori». E per Federpesca è «fondamentale lavorare per costruire una filiera commerciale di trasformazione del prodotto in grado di svilupparsi e competere nel mercato».

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