Speciale Nautica
La Puglia capitale delle barche
Si apre la 18esima edizione del Salone Nautico a Brindisi all’insegna della sostenibilità: 300 natanti e big del settore
Se Brindisi oggi ospita uno dei Saloni nautici più importanti del Mediterraneo lo deve all’intuizione di chi, nell’ormai lontano 2003, decise di tentare questa avventura, partendo letteralmente dal nulla. La location è rimasta la stessa. Nei piazzali del porto turistico «Marina di Brindisi» furono esposte per una manciata di giorni qualche decina di imbarcazioni, più che altro di cantieri che già all’epoca operavano nel contesto pugliese. Ci volle davvero poco a stabilire che l’idea era vincente e che poteva generare una crescita esponenziale del comparto nautico brindisino e pugliese più in generale.
Non è stato facile (come non lo è ancora oggi) inserirsi in un settore che vanta altre realtà ben più significative di Brindisi, ma la caparbietà del Presidente Giuseppe Meo fu tale da convincere anche gli amministratori comunali dell’epoca a sostenere lo Snim ed a creare i presupposti perché questa rassegna espositiva crescesse di anno in anno. Certo, il cammino è stato tortuoso e non sono mancati momenti in cui proprio Meo ha pensato di smetterla con il Salone Nautico. Ma poi ha prevalso la grande voglia di far decollare questa sua creatura, piazzandola tra gli eventi nautici più importanti della Penisola ed attirando le attenzioni anche del mercato estero.
Con il passare delle edizioni è aumentato gradatamente il numero dei cantieri che hanno esposto le proprie imbarcazioni sui piazzali ed in mare, nel meraviglioso palcoscenico del «Marina di Brindisi», così come – in alcune edizioni – nel capannone ex Montecatini (nel seno di Levante del porto interno) ed addirittura sul Lungomare Regina Margherita. Da qualche anno, però, è maturata la convinzione che proprio il «Marina di Brindisi» è la sede ideale per un Salone Nautico di queste proporzioni, potendo contare su banchine ampie ed ospitali, così come su piazzali e strutture di servizio.
Lo Snim, pertanto, è cresciuto anno dopo anno, fino all’edizione del 2021, quando la Regione Puglia – attraverso il suo presidente Michele Emiliano – lo ha battezzato come il Salone Nautico che avrebbe dovuto portare l’immagine della Puglia nel comparto nautico a livello internazionale. Un riconoscimento che negli ultimi mesi si è tradotto in un intervento diretto della Regione nei settori della formazione, della sostenibilità ambientale, della internazionalizzazione delle imprese nautiche e del turismo.
Oggi, pertanto, la diciottesima edizione (chiude il 16 ottobre) si presenta come quella destinata a far segnare altri record. Le barche in mare e sui piazzali saranno ben oltre le duecento, con un aumento di circa il 30% rispetto alle precedenti edizioni. Rafforzata, inoltre, la presenza di aziende della componentistica, così come delle forze armate, del mondo della formazione e dello sport. Ma lo Snim è strategico anche per la convegnistica che si svolge al suo interno durante i giorni della rassegna. Sul palco della sala conferenze, infatti, ci sono giornate di studio, convegni, dimostrazioni e percorsi formativi. Il tutto, alla presenza di Presidente e assessori regionali, parlamentari, amministratori locali, della presidenza di Confindustria Nautica, della Lega Navale, del Distretto nautico di Puglia e di strutture a cui è legato lo sviluppo del comparto nautico a livello nazionale.
Ecco, oggi il Salone Nautico di Puglia è tutto questo: una grande opportunità per una città che punta con decisione sulla nautica come settore trainante per una crescita sostenibile del territorio. Brindisi, insomma, ha tutte le carte in regola per rappresentare la Puglia in questo comparto e per attrarre nuovi investimenti. Rientra in questa ottica, ad esempio, la nascita del Consorzio Nautico di Puglia che sarà annunciata proprio nel corso dello Snim. Come dire, insomma, che con il Salone Nautico brindisino si va ben oltre le parole.