In città
Matera «Città che legge»: la rete conta oltre 50 adesioni
Comune e enti vari avviano il percorso per ottenere il titolo
MATERA - Progettare un percorso condiviso e strutturato intorno alla lettura, da intendersi come bene comune e risorsa strategica su cui investire. Sarà questo il prossimo passo per permettere a Matera di ottenere il titolo di «Città che legge». Un iter avviato alcuni mesi fa dall’associazione Liberalia Ets con il Comune, che nei giorni scorsi ha fatto un ulteriore passo avanti, con la Giunta comunale, su proposta del sindaco Domenico Bennardi e dell’assessora alla cultura Tiziana D’Oppido, che ha approvato la richiesta di adesione al «Patto per la lettura» - strumento propedeutico alla candidatura di Matera a «Città che legge»- a cui hanno già aderito cinquantasette associazioni, più quattro soggetti individuali del settore editoriale e letterario oltre a imprese editoriali e librerie.
Un titolo dunque che non può mancare alla Capitale europea della cultura nel 2019, Matera, sia per il significato che la qualifica riveste, ma anche perché «permetterebbe alla città di partecipare a eventi e bandi nazionali - spiega il presidente dell’associazione promotrice Liberalia Ets, Vito Epifania -. Un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire. Così alcuni mesi fa abbiamo iniziato a coinvolgere associazioni, soggetti singoli e anche i gruppi spontanei di lettura, abbiamo fatto degli incontri, arrivando oggi a contare oltre cinquanta adesioni».
Dalla costruzione della rete, che annovera tra i firmatari anche l’Archivio di Stato, le scuole e la biblioteca «Tommaso Stigliani» che con la sua presenza intende sensibilizzare gli Enti competenti al rilancio operativo e funzionale della struttura, si passerà adesso alla realizzazione di un programma che porterà all’organizzazione di una serie di iniziative ed eventi sulla lettura, che serviranno per maturare i requisiti idonei a qualificarsi per questo titolo. Una programmazione strutturata, condivisa dalle parti, in cui è necessaria e fondamentale l’intesa con l’Amministrazione comunale che dovrà presentare ufficialmente l’istanza al Centro per il libro e la lettura (Cepell), istituto autonomo del Ministero della Cultura che si adopera per mettere a valore tutti i Patti e i materiali prodotti ogni anno, sulla base di una serie di requisiti. Quanto ai tempi, l’adesione al «Patto per la lettura della Città di Matera», impegna per cinque anni (prorogabili) i firmatari ad allargare la base dei lettori abituali, a consolidare le abitudini di lettura, a dare continuità alle iniziative di promozione alla lettura già collaudate, sviluppandone di nuove e innovative, creando ambienti favorevoli alla lettura. «Per lo spirito di condivisione che anima questa iniziativa - commentano il sindaco Bennardi e l’assessora D’Oppido - auspichiamo che nelle prossime settimane possano esserci ulteriori adesioni al progetto, assolutamente gratuite, in modo da allargare ancora di più il Patto per la lettura che resta aperto e inclusivo». Per partecipare, gli interessanti possono inviare un’ email a: pattolettura@comune.matera.it.