Ambiente

Alberi abbattuti a Matera, per Legambiente «Disastro senza precedenti»

Enzo Fontanarosa

Gli ambientalisti hanno chiesto al Comune di ascoltare le associazioni. Moliterni: «Non può bastare una sola valutazione visiva per procedere in maniera indiscriminata»

MATERA - Lo definiscono un disastro. Così Legambiente Matera descrive ciò che per loro è il taglio degli alberi in città. Ritengono avvenga senza criteri, con la sola osservazione delle piante da abbattere o no, senza analisi ulteriori.

«L’ultima “esecuzione” sta avvenendo in questi giorni in via Lazazzera, dove un numero cospicuo di alberi sta andando giù per far posto ad una nuova costruzione», afferma Giovanni Moliterni, presidente di Legambiente. Che aggiunge: «Ovviamente, quest’ultimo è un esempio che ci serve per la riflessione che intendiamo sviluppare. Nel caso specifico, è chiaro che si tratta di un luogo che da tempo versa nell’abbandono e nel degrado, e si sta facendo spazio al cantiere che seguirà per la realizzazione di un immobile».

Ma in altre parti della città, cosa è accaduto e cosa accade ancora? Dopo il taglio di alberi, se ne pianteranno altri, si chiede ancora Moliterni? «Noi di Legambiente diciamo che non si può continuare a tagliare alberi in modo indiscriminato, a nostro parere, senza una valutazione ponderata di quelli che possono realmente arrecare danno alle persone e alle cose in caso di crollo accidentale. È vero che da qualche anno molti alberi risultano malati e le conseguenze sono deducibili ma non capiamo perché le perizie degli agronomi sulla loro stabilità si basare esclusivamente su una valutazione visiva. Ci sono altri criteri, insomma, che prevedono delle analisi. Non vorremmo pensare che non si adottino in quanto comportano delle spese. Io dico che una controverifica ad ogni modo dovrebbe essere fatta. Perché se su un numero di alberi risultasse che non tutti sono malati, perché abbatterli in modo indiscriminato?».

Moliterni aggiunge che «il “Sismabonus” o il “Piano casa”, che consentono di abbattere un fabbricato e ricostruirlo ampliandone le volumetrie, di fatto legalizzano la speculazione e favoriscono le imprese a intraprendere lavori edili le cui concessioni scavalcano tutte le norme di tutela sul verde. Il “Permesso a costruire”, così, autorizza automaticamente l’abbattimento degli alberi, salvo ripiantarne altri chissà dove, chissà quando, se mai questo avviene».

E aggiunge: «Da quando è stato approvato il Regolamento comunale del verde urbano pubblico e privato, purtroppo sono centinaia gli alberi abbattuti, soprattutto in via via Vena, in viale Europa, in via Passarelli, nel rione Pini, al Parco di Serra Venerdì, al Parco IV novembre, in piazza Sant’Agnese, al Campo scuola».

Il presidente di Legambiente Matera conclude ricordando che «un tempo per gli abbattimenti e la valutazione sugli alberi monumentali venivano sentite le associazioni riconosciute, ambientalistiche e di tutela di patrimonio, come pure di cittadini interessati. Non sarebbe il caso di riprendere a tenerci un po’ in considerazione? Abbiamo pure qualche piccola competenza o la richiederemmo, così da poter fare insieme un ragionamento su ciò che può essere abbattuto. Se devono essere tagliati gli alberi, che lo si faccia solo per quelli per cui è opportuno e doveroso farlo».

Privacy Policy Cookie Policy