LA TRADIZIONE

A Matera le maschere e il cibo: i laboratori che parlano lucano

Carmela Cosentino

Così Campagna Amica attraverso il Carnevale trasmette valori alle nuove generazioni

MATERA - Alle prime luci del giorno del 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, un suono cupo e assordante sveglia i cittadini di Tricarico dal silenzio della notte: sono i campanacci animosamente agitati da figuranti travestiti che annunciano l’inizio del Canevale. Le maschere «I Mash-kr» , che raffigurano i tori e le mucche, governate da un massaro e da un vaccaro raggiungono le chiesa del Santo e da qui il viaggio prosegue per il centro storico e le pittoresche stradine del paese, toccando gli antichi quartieri della Rabatana, della Saracena e della Civita, in un corteo che rievoca la transumanza. Disposte in due file, secondo uno schema ordinato, mimano l’andatura delle bestie, finché i «tori» non improvvisano sorprendenti sortite e, sfuggendo al controllo del capo, inscenano l’accoppiamento con le mucche, un retaggio di culture ancestrali legate ai riti della fertilità.

E così Campagna Amica, per raccontare le tradizioni lucane legate al Carnevale, ha organizzato negli spazi del Mercato di via Vena, l’iniziativa «Cibo in maschera» , un laboratorio creativo rivolto ai più piccoli che si sono cimentati nella realizzazione di una maschera della tradizione tricaricese, la mucca guidati da Claudia Gabrieli. Una creazione di fine artigianato locale composta da un cappello a falda larga coperto da un foulard e da un velo bianchi, e decorato con lunghi nastri colorati che scendono lungo le caviglie. In questo nuovo workshop «abbiamo voluto proporre una delle maschere più colorate della tradizione lucana, la mucca- racconta la creativa- una maschera adatta ai bambini e realizzata con materiali facilmente reperibili, una tovaglia di pizzo tagliata in quadrati, un cappello con visiera su cui viene applicato un fazzoletto per dare corpo al pizzo e una coroncina impreziosita di fiori di carta su cui sono stati applicati nastrini colorati di diverse lunghezze. La seconda maschera, in esposizione, è quella del toro, Qui le cromie cambiano. Abbiamo un copricapo nero addobbato questa volta con lunghi nastri rossi che impreziosiscono questi lavori riprodotti dalle brave artigiane modelliste della Pro Loco di Tricarico».


Maschere ricercate, finemente cucite a mano, in cui sono applicati addobbi floreali, nastri intrecciati, rose di raso, bottoncini variopinti e paillete per dare luce brillantezza alle creazioni. Insomma, una giornata all’insegna dei colori che ha coinvolto genitori e bambini che hanno scelto di trascorrere una giornata di festa in uno spazio dove rispetto delle tradizioni, buon cibo e creatività vanno di pari passo. I prossimi appuntamenti nel Mercato di Campagna Amica sono il 19 marzo con la Festa del papà, il 26 marzo con la Festa della primavera, il 9 aprile con la realizzazione dei dolci di Pasqua e il 7 maggio con la Festa della mamma, mentre in primavera il Mercato di Campagna Amica sarà all’aperto, lungo le stradine del centro storico di Matera, per promuovere gli eccellenti prodotti lucani.

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