Il caso

Alezio, dopo 3 mesi di agonia non ce l’ha fatta l’anziano ridotto in fin di vita dal vicino di casa

È morto Giuseppe Prestifilippo, il 78enne rimasto gravemente ferito il 2 agosto, ad Alezio, per un’aggressione da parte del vicino di casa

Tre mesi e mezzo in coma e poi il tragico epilogo. È morto Giuseppe Prestifilippo, il 78enne rimasto gravemente ferito il 2 agosto, ad Alezio, per un’aggressione da parte del vicino di casa. L’anziano, nato a Palermo e residente nel Milanese, si è infatti spento nella giornata di sabato, in Lombardia. Il suo quadro clinico non si è mai evoluto in meglio, nonostante i medici e i familiari attendessero un miracolo.

Le lesioni che ha riportato in quel pomeriggio d’estate non gli hanno lasciato scampo. Tutto era partito, secondo una prima fase di indagine condotta dai carabinieri della stazione locale e dai colleghi di Gallipoli, da una banale lite tra vicini per via dei danni a un tubo di irrigazione. Una discussione come tante, legata ai confini delle due abitazioni, poi degenerata e finita col pestaggio della vittima. Accompagnato d’urgenza nell’ospedale leccese “Vito Fazzi”, l’anziano era stato subito ricoverato in Rianimazione, senza che il personale sanitario potesse però sciogliere la prognosi.

Nei giorni successivi, era scattato l’ordine di carcerazione nei confronti di Carmelo Rizzo, commerciante aletino di 43 anni, ritenuto il responsabile dell’aggressione. L’uomo si è visto negare la richiesta di patteggiamento dal giudice proprio nei giorni scorsi: alla luce della tragedia, la sua posizione potrebbe ora complicarsi.

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