Venerdì 17 Ottobre 2025 | 14:48

Latitante dopo condanna per omicidio, fu trovato in un B&B a Torre Lapillo: arrestato presunto favoreggiatore di Carmine Mazzotta

Latitante dopo condanna per omicidio, fu trovato in un B&B a Torre Lapillo: arrestato presunto favoreggiatore di Carmine Mazzotta

 
Redazione online

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Latitante dopo condanna per omicidio, fu trovato in un B&B a Torre Lapillo: arrestato presunto favoreggiatore di Carmine Mazzotta

Si tratta di un 55enne residente a Boncore, Nardò, già noto per reati precedenti tra cui un furto d'armi nel 2014

Venerdì 17 Ottobre 2025, 11:49

11:51

Arrestato dai carabinieri Angelo Buccarella, l'uomo accusato di aver aiutato il latitante Carmine Mazzotta, catturato lo scorso aprile in un B&b nel Salento. Il blitz è scattato nelle scorse ore in località Boncore, nel Salento, a seguito delle approfondite indagini svolte dai militari del nucleo investigativo di Lecce agli ordini del colonnello Cristiano Marella.
Nei mesi scorsi i carabinieri avevano interrotto la latitanza di Mazzotta, 51 anni, pregiudicato e condannato a 30 anni di carcere per omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. L’uomo era sparito dal 7 marzo 2025, poche ore dopo la sentenza definitiva della Cassazione che aveva confermato la sua condanna per l’omicidio del 21enne Gabriele Manca, avvenuto il 17 marzo 1999 tra Lizzanello e la frazione di Merine, nel Leccese.
Dopo un complesso iter giudiziario, la condanna definitiva era arrivata a marzo 2025, ma Mazzotta si era reso irreperibile. A rintracciarlo sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, guidati dal Tenente Colonnello Cristiano Marella, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. Grazie a prolungati appostamenti e operazioni sotto copertura, i militari hanno individuato il rifugio del latitante in un bed and breakfast di Torre Lapillo, a pochi passi dalla spiaggia e arrestato l'uomo. Nelle scorse ai domiciliari è finito Buccarella, 54enne noto alle forze dell'ordine per un furto di mitra dai depositi della Forestale a San Cataldo nel 2015, ritenuto ora il presunto favoreggiatore nella latitanza di Mazzotta.

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