Territorio

Lecce senza barriere architettoniche: ecco 470mila euro per via De Donno

Gaetano Gorgoni

Stop al dissesto: marciapiedi a nuovo e a misura di disabili, anziani e bambini

Lecce è pronta a fare altri passi in avanti verso architettura e viabilità più inclusive: le risorse sono già state messe in campo per l’intervento su marciapiedi e strade in diverse aree. Con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione di via Oronzo De Donno (di fronte all’Iiss “Fermi”), la giunta Poli Bortone ha dato concretezza agli obiettivi del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PeBA), dando il via libera, giovedì scorso, a un intervento da 470mila euro destinato a rendere più sicuri e accessibili i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali di una delle vie più problematiche della città.

Via De Donno è da tempo oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini per le gravi condizioni in cui versano i marciapiedi: radici affioranti, pavimentazioni sconnesse e assenza di scivoli rendono impossibile il transito in sicurezza alle persone con disabilità, agli anziani e a chi utilizza passeggini. Insomma, una delle aree della città da rivedere completamente perché poco percorribili dai più fragili e a rischio infortuni. L’intervento approvato in giunta, progettato dall’ingegnere Enrico Tommasi, prevede la completa ricostruzione dei marciapiedi esistenti, l’eliminazione degli ostacoli, l’adeguamento delle aiuole e l’installazione di scivoli in corrispondenza degli accessi condominiali e degli attraversamenti, con l’obiettivo di garantire una mobilità autonoma e senza rischi.

Il progetto è stato aggiornato più volte in base ai rilievi tecnici, agli incontri con i residenti e alle criticità emerse durante la fase di analisi, come la segnalazione di un muro pericolante danneggiato dalle radici degli alberi o la denuncia di una residente disabile impossibilitata ad accedere al proprio condominio.

Le modifiche hanno fatto salire il costo dell’intervento definitivo a 470mila euro, di cui oltre 372mila per lavori a base d’asta e circa 98mila euro per spese tecniche, sicurezza, Iva e altre voci. Le risorse provengono da oneri concessori specificamente destinati alla tutela delle fasce deboli (versamenti della società 2iRete Gas, e da una quota del 15% dei proventi di urbanizzazione previsti dalla legge regionale 36/2023). Una scelta coerente con l’indirizzo politico dell’amministrazione, che ha individuato nella progressiva rimozione delle barriere architettoniche una priorità strategica. Il PeBA, adottato dal Comune di Lecce, è strumento fondamentale per la trasformazione della città in un luogo accessibile, accogliente e sostenibile. La sua attuazione avviene gradualmente, compatibilmente con le risorse disponibili, ma con una visione chiara: costruire una Lecce dove l’autonomia e la libertà di movimento siano diritti garantiti a tutti. Il progetto di via De Donno rappresenta un primo, concreto esempio di questa volontà. «Non si tratta solo di opere pubbliche, ma di un cambiamento culturale che rimette al centro la dignità delle persone - ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Giordano Anguilla - Ogni barriera abbattuta è un passo verso una città più giusta e inclusiva: continueremo seguendo i principi dell’ “universal design for learning”, un’architettura che prevede opere accessibili a chiunque. E cercheremo di intervenire in ogni parte della città nel più breve tempo possibile».

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