Marciapiedi dissestati, stretti, con il lampione in mezzo o da cui si può salire, ma non scendere. Pavimentazione sconnessa, tombini, avvallamenti. Pendenze inaffrontabili se non «addolcite». Scalini d’accesso dei negozi troppo alti, superabili con una “pedanina” all’occorrenza. Questione di centimetri e si può fare la differenza: questione d’inclusione, di civiltà. Le difficoltà per chi va in carrozzina sono enormi. La passeggiata di martedì in centro storico con partenza da piazza Matteotti - iniziativa del 22enne Flavio Olita promossa dal Forum dei Giovani di Potenza – le ha rese evidenti a tutti i presenti, tra amministratori e cittadini invitati a condividere l’esperienza di un giro su una sedia a rotelle. Proibitivo scendere i gradoni e arrivare in Piazza Duca della Verdura, affrontare la discesa per via IV Novembre, spingersi oltre Porta Salza. Altrettanto proibitivo potrebbe essere il marciapiede in rifacimento su via Acerenza, dalle misure risicate e i lampioni d’ostacolo, come Flavio ha fatto osservare qualche giorno fa in IV Commissione. Centro storico e non solo. Da via Grippo a viale del Basento: «critico il tratto del ponticello. Poi proseguendo sul marciapiede per le Poste puoi scendere solo al terminal, non prima» ci ha spiegato Flavio che a febbraio 2024 è stato audito anche in IV Ccp in Regione per evidenziare come il tema dell’inclusione e accessibilità per gli studenti con difficoltà motoria al Campus Unibas di Macchia romana si traduca in diritto allo studio negato. Porte tagliafuoco, aule inaccessibili, pulsantiere degli ascensori troppo alte, assenza di tutor di supporto: criticità a fronte delle quali si è arreso. Iscritto a Informatica, da tre anni non frequenta più. Da sotto la scalinata di Palazzo Loffredo l’accorato appello di mamma Teresa e papà Luigi - da Calvello, i genitori di Stefano Mele, il Garante per i diritti delle persone con disabilità della Provincia - alle «logiche costruttive» affinché diano «ascolto ai suggerimenti di chi sa cosa significa vedersi negata la libertà di movimento». Barriere fisiche, ma anche culturali: «Il disabile dà fastidio e la comunità – hanno detto - non è pronta all’inclusione. C’è il problema di dover scegliere tra spazio per i parcheggi a bordo strada o larghezza dei marciapiedi che basti al passaggio di una carrozzina. Reticenza nel riservare qualche posto auto in più». «Un giro importante che ci consente di entrare nei loro problemi e capire come agire» ha detto il Sindaco Telesca ricordando che «dei 15 milioni di euro chiesti alla Regione, 2 sono per l’eliminazione delle barriere architettoniche». Tra quanti hanno preso parte all’inedita passeggiata, oltre al Sindaco, tanti Assessori e Consiglieri comunali, la Comandante della Polizia locale Maria Santoro e Mario Ierace. Un’iniziativa nell’ambito del progetto “Barriere zero, Potenza per tutti” che Flavio ha lanciato un anno fa per richiamare l’attenzione su quanto ancora c’è da fare per una città davvero inclusiva.

Barriere architettoniche in ogni angolo, serve un piano
Domenica 13 Luglio 2025, 11:15