Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 17:42

Lecce, ok al Piano casa della Poli Bortone: bonus edilizi fino al 35%

Lecce, ok al Piano casa della Poli Bortone: bonus edilizi fino al 35%

 
Gaetano Gorgoni

Reporter:

Gaetano Gorgoni

Lecce, ok al Piano casa della Poli Bortone: bonus edilizi fino al 35%

Via libera del Consiglio comunale alle premialità per le operazioni di demolizione e ricostruzione

Sabato 30 Agosto 2025, 09:30

La maggioranza Poli Bortone ha approvato ieri, in Consiglio comunale, l’adeguamento alla legge regionale 36/2023 sugli incentivi volumetrici in edilizia: si potranno sopraelevare gli edifici fino al 20% in caso di ristrutturazione e fino al 35% per quelli demoliti e ricostruiti. La delibera, illustrata dall’assessore all’Urbanistica Gianpaolo Scorrano, ha ottenuto il sì compatto della coalizione di governo e il no delle opposizioni, che però si sono presentate divise su visioni e proposte. Bocciati tutti gli emendamenti presentati dai moderati del centrosinistra, che chiedevano minori oneri a carico dei cittadini, l’inclusione di alcune aree escluse (il quadrilatero di piazza Mazzini, aree viale degli Studenti e viale Taranto) e l’estensione delle aree verdi per le compensazioni (quando si costruisce creando carico urbanistico, bisogna offrire servizi e verde pubblico).

«La maggioranza ha perso un’occasione - hanno commentato i consiglieri dell’area moderata di opposizione (De Matteis, Gnoni, Occhineri, Fiore e Marco De Matteis) - Per meri calcoli politici, ha bocciato emendamenti di buon senso che avrebbero reso la delibera più equa e utile a tutta la città».

«Non si consuma nuovo suolo - ha spiegato l’assessore Scorrano - Si rendono più efficienti dal punto di vista energetico e più armoniosi sotto il profilo architettonico immobili ormai obsoleti». L’assessore ha rivendicato l’impostazione “moderata” della delibera, che secondo lui si colloca tra due estremi: da un lato le civiche di centrosinistra, favorevoli a maglie più larghe, dall’altro chi vorrebbe norme più restrittive.

Molto dura Lecce Città Pubblica, che ha parlato di «delibera opaca, ambigua, pericolosa» e priva di una fase di confronto con cittadini, ordini professionali e portatori d’interesse. «Non stiamo applicando semplicemente una norma, stiamo di fatto variando il Piano regolatore, con un effetto a cascata su tutta Lecce - ha attaccato il capogruppo Sergio Della Giorgia (Lcp) - Non si possono lanciare aumenti volumetrici a pioggia senza pianificare servizi, verde, parcheggi e strade». Per Lcp, inoltre, la cartografia allegata al provvedimento sarebbe confusa e carente, al punto da non distinguere chiaramente gli immobili abusivi che non dovrebbero accedere agli incentivi. E l’ex sindaco Carlo Salvemini ha chiesto di attendere il varo del Pug prima di questo provvedimento.

Il sindaco Adriana Poli Bortone ha replicato che è solo un primo passo, poi ci saranno le osservazioni dei cittadini, che potranno essere accolte.

Antonio Rotundo ha denunciato la «mancanza di standard urbanistici adeguati» nelle aree interessate dagli incentivi. «Aumentare il numero degli abitanti senza garantire servizi significa solo favorire la rendita fondiaria - ha sostenuto - Non possiamo permettere che palazzi da 24 metri vengano autorizzati con una semplice procedura da sportello. Serve un piano particolareggiato che indichi con precisione servizi e dotazioni». Rotundo ha citato il “caso Milano” e la sentenza della Corte costituzionale sulla difesa dell’interesse pubblico: «Tu costruisci senza capire cosa c’è a fianco e poi pianti un alberello a 3 chilometri di distanza: si favorisce solo la rendita». Il consigliere di minoranza cita gli 8 piani in via Nazario Sauro e spiega che è mancata la politica in quell’applicazione del piano casa.

Scorrano ha difeso il lavoro degli uffici e ha ricordato che molte esclusioni sono motivate da vincoli tecnici e studi urbanistici fatti in questi anni, anche durante l’amministrazione Salvemini. Ha poi annunciato l’impegno a varare entro 180 giorni un nuovo regolamento per la rimodulazione degli oneri, «necessario per rendere davvero efficace la misura e garantire che non resti appannaggio solo di pochi». La maggioranza ha anche accolto l’impegno ad ampliare le aree verdi di compensazione (che figurano solo nei pressi del Coni, in via Caduti di Nassiriya e in via San Cesario), come chiedevano i moderati, ma ha rifiutato di estendere la norma alle aree D ed F, destinate a servizi e produzione. Il dirigente comunale Maurizio Guido ha chiarito che la legge è stata applicata nel rispetto del Prg vigente.

Il voto segna l’ennesima frattura tra governo e opposizione: in futuro la partita si giocherà sul terreno degli oneri (oggi troppo costosi a causa di una delibera commissariale mai modificata) e dell’eventuale carico urbanistico da compensare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)