Domenica 07 Settembre 2025 | 14:46

Gallipoli, bimbo di 7 anni annegato in piscina: confermata la morte cerebrale. L'acquapark non diffonderà musica in segno di rispetto

 
Redazione online

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Gallipoli, bimbo di 7 anni annegato in piscina: confermata la morte cerebrale

L'ospedale di Gallipoli

Domenica era sfuggito ai genitori: è stato ritrovato dal padre in acqua privo di sensi. I soccorsi immediati si sono rivelati inutili

Martedì 22 Luglio 2025, 15:52

23 Luglio 2025, 10:10

Per Andrea, il bambino di 7 anni di La Spezia soccorso domenica scorsa privo di sensi nella piscina di un acquapark di Gallipoli, è stata dichiarata la morte cerebrale. Trascorse le sei ore di osservazione nel reparto di Rianimazione del Sacro Cuore di Gesù dove era stato ricoverato, i medici dichiareranno la morte clinica.

A confermare il decesso è una nota della questura di Lecce.

Il periodo di osservazione previsto dalla legge si concluderà stasera 22 luglio intorno alle 21. Il bimbo, le cui condizioni si sono aggravate ieri lunedì 21, è ricoverato dalla serata di domenica. Andrea era in vacanza con la famiglia originaria del Salento proprio a Gallipoli. Domenica, per ragioni che verranno chiarite dalle indagini, il piccolo è sfuggito alla sorveglianza dei genitori e si è tuffato in acqua. E' stato trovato dal padre privo di sensi, ed è stato soccorso dal personale della struttura che ha praticato le manovre di primo soccorso e rianimazione in attesa dell'arrivo del 118. Le condizioni sono però parse gravi fin dall'inizio, tanto che già ieri lunedì era circolata la notizia (poi smentita) del decesso.

In segno di rispetto e di ricordo di Andrea - il bambino di 7 anni di La Spezia, morto ieri dopo essere stato soccorso domenica scorsa, 20 luglio, privo di sensi in una piscina - il Parco 'Splash' di Gallipoli (Lecce) non diffonderà musica.
Lo ha annunciato lo stesso acquapark in un post sui social nel quale tutto i componenti dello staff esprimono «la loro più sincera vicinanza alla famiglia del piccolo Andrea in questo momento di immenso dolore. Purtroppo tutti gli sforzi e le preghiere di questi giorni non sono bastati».

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