Nessun passo indietro dell’esecutivo sulle misure più stringenti per il centro storico. Nonostante qualche perplessità nella maggioranza, il sindaco Adriana Poli Bortone va avanti come un caterpillar, con l’intenzione di chiudere per tutto il giorno almeno 17 varchi della zona a traffico limitato su 18 (come prevede la deliberazione di giunta 280 del 10 luglio, dove si accenna al progetto di procedere alla «graduale chiusura h24 del centro storico»). Per ora, c’è prudenza: si parla di provvedimenti sperimentali. Mercoledì pomeriggio si è tenuta una riunione di maggioranza in cui sono state chiarite le “linee guida” nessun passo indietro sull’area di Porta Napoli, su via Principi di Savoia e regole più stringenti per rendere più vivibile il centro storico.
Ai consiglieri che hanno fatto notare l’incoerenza rispetto a due anni fa, quando si criticava l’intransigenza dell’amministrazione Salvemini, il sindaco ha risposto che i residenti e i commercianti della città antica devono essere tutelati. Angelo Tondo ha chiarito che la chiusura h24 del varco di Porta Napoli e le misure collaterali impediscono ai “furbi” di attraversare il centro storico per arrivare più velocemente da una parte all’altra della città. Non si è parlato dei pass, ma anche quello è argomento che potrebbe riservare sorprese, visto che la promessa pre-elettorale era quella delle maglie più larghe per chi lavora e per chi ha studi professionali.
Qualcuno ha fatto notare che per ora gli interventi non si discostano troppo da quelli della precedente amministrazione, ma alla fine la maggioranza si è allineata al volere del sindaco.
Ciononostante, alcuni consiglieri, come Luigi Quarta Colosso, chiedono un passo indietro sull’inversione del senso di marcia in via Principi di Savoia e sull’apertura al traffico dell’ultimo tratto di via delle Bombarde.
Intanto, resta in primo piano il problema annoso del carico e scarico, con i mezzi pesanti che le mattine «invadono», disturbando residenti e visitatori. Gli orari sono stati limitati per i furgonati, provvedimento apprezzato anche dalla minoranza. Ma, ieri mattina, in commissione Traffico, il consigliere Pd, Antonio Rotundo, ha messo in luce il fatto che i camion per il carico e scarico potrebbero sfruttare gli orari di apertura alle auto per entrare anche quando si intende vietarlo. Dalle 18 ore previste dall’amministrazione Salvemini (6 ore di libero accesso: 10-13 e 16-19) si è passati alla modifica pomeridiana, con possibilità di accesso senza pass dalle 16.30 alle 20 (solo mezz’ora in più).
L’unica vera differenza con il passato è il limite che l’ordinanza della giunta Poli impone ai furgonati (possono scaricare dalle 5.30 alle 9.30 e dalle 15.30-16, mentre la domenica solo la mattina, dalle 6 alle 9.30). Il presidente Luigi Quarta Colosso ha spiegato che la polizia locale farà i dovuti controlli, nella prima fase in cui il sistema non permetterà di fare un censimento degli ingressi, e che, poi, «l’attuale sistema di sorveglianza permetterà di rilevare i passaggi illegittimi». Per Rotundo l’ordinanza è da modificare perché con questo testo vige un «libero accesso», senza che sia prevista in forma scritta l’esclusione dei furgonati nelle ore in cui la Ztl resta aperta. Il consigliere di maggioranza Massimo Fragola ha ammesso alcune «sviste da correggere» e ha chiarito che in futuro le ore di libero accesso diminuiranno.
La giunta Poli Bortone ha deciso di sperimentare alcuni provvedimenti più stringenti.
E dalla minoranza Antonio De Matteis ha chiesto perché non ci sia stata una preventiva concertazione, soprattutto per il provvedimento sull’area di Porta Napoli e poi si è complimentato ironicamente per l’indirizzo del governo, in linea con quello che stava facendo Salvemini nel centro storico. Si tratta di “convergenze inaspettate”.