Martedì 21 Ottobre 2025 | 15:04

Appalti e concorsi truccati, al concorso pubblico di Sannicola la spintarella anche al candidato che consegna in bianco

Appalti e concorsi truccati, al concorso pubblico di Sannicola la spintarella anche al candidato che consegna in bianco

 
Appalti e concorsi truccati, al concorso pubblico di Sannicola la spintarella anche al candidato che consegna in bianco

L’ex primo cittadino ammette: candidato inadeguato, ma gli suggerisce la prova. Richieste di «aiutini» pure da amministratori di altri comuni

Giovedì 10 Luglio 2025, 18:17

C’è anche un concorso comunale “truccato” tra gli episodi confluiti nelle quasi 300 pagine dell’ordinanza a firma del gip Valeria Fedele che ha portato a sette arresti. L’ex sindaco Cosimo Piccione (finito in carcere), sulla scorta di una serie di captazioni audio e video, è indagato per falso, in concorso con la dirigente economico-finanziaria Annunziata Fiorella Rocca (finita ai domiciliari). I due, assieme a un candidato, rispondono anche di abuso d’ufficio, reato nel frattempo abrogato.

La vicenda ruota attorno a un aspirante impiegato del Comune, che sarebbe stato «spinto» nella prova di concorso scritta del 10 ottobre del 2022. I primi due avrebbero avuto accesso a un plico sigillato, visionando prima della commissione d’esame gli elaborati e sostituendoli dopo averli fatti riscrivere ai candidati che intendevano favorire.

In particolare, Piccione, dopo aver incontrato il candidato in una saletta riservata del municipio, si sarebbe espresso a “gesti” per evitare di essere intercettato. Per poi consegnargli un foglio protocollo in bianco, oltre a contenuti scritti su altri fogli che il candidato provvedeva prontamente a ricopiare, seguendo le indicazioni che il sindaco man mano gli forniva, comprese le cancellature, per rendere credibile il nuovo elaborato. Inoltre, Piccione e Rocca si incontravano in un’altra saletta per sostituire gli elaborati di quelli che dovevano superare la prova scritta per accedere a quella orale. E si arrivava alla graduatoria finale che attestava il superamento del concorso da parte dei loro “protetti”. In una intercettazione, Piccione farebbe poi riferimento al candidato da aiutare come a uno che consegna le prove «in bianco». Dunque, non riconoscendogli le adeguate competenze per superare il concorso.

Non solo, su richiesta di un altro ex sindaco di un comune salentino (non indagato), Piccione avrebbe aiutato nello stesso concorso la moglie, anch’essa candidata alla prova, di uno degli indagati nell’inchiesta della Finanza. In base a quanto emerso, avrebbe ricevuto l’uomo nella propria abitazione, per il pericolo di essere intercettato, consegnandogli il materiale di “un articolo”. Si sarebbe trattato del testo con le indicazioni per la prova. [A.Cent.]

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