Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 11:54

Femminicidio a Lecce: 81enne spara alla moglie in testa e poi chiama i soccorsi. La confessione: «L'ho uccisa perché non voleva prendere i farmaci»

Femminicidio a Lecce: 81enne spara alla moglie in testa e poi chiama i soccorsi. La confessione: «L'ho uccisa perché non voleva prendere i farmaci»

 
Redazione online

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Femminicidio a Lecce: 81enne spara alla moglie in testa e poi chiama il 118, arrestato

La vittima è Amalia Quarta, di 83 anni: l'omicidio in una villetta in via Bonifacio. L'uomo si trova adesso in caserma. Confessione durante l’interrogatorio: ora l'81enne andrà in carcere

Domenica 08 Giugno 2025, 13:51

16:58

LECCE - Un uomo di 81 anni ha sparato alla testa alla moglie, uccidendola. L’omicidio, compiuto con un’arma da fuoco, è stato compiuto poco fa a Lecce, in via Bonifacio. L'anziano è stato bloccato dai carabinieri e portato in caserma, dove viene ascoltato. La vittima è Amalia Quarta, di 83 anni. Ad ucciderla con un colpo di pistola sparato alla testa il marito, Luigi Quarta, di 81 anni. E’ stato l’uomo, che ha lo stesso cognome della moglie, a chiamare il 118. Sul posto è giunto il pm di turno del Tribunale di Lecce, Alessandro Prontera. Il femminicidio è avvenuto al piano terra di una villetta in via Bernardino Bonifacio 35, nel quartiere San Pio di Lecce. Stando ai primi accertamenti la donna sarebbe stata uccisa in camera da letto con la pistola che il marito deteneva legalmente. 

LA CONFESSIONE IN CASERMA

E’ finito poco fa l’interrogatorio di Luigi Quarta, l’elettricista 82enne che stamattina ha ucciso con un colpo di pistola alla testa la moglie, Amalia Quarta, di 83. E’ stato l’uomo, che ha lo stesso cognome della moglie, a chiamare il 118 attorno alle 12.20 e a confessare: «Venite, ho sparato in testa a mia moglie». Nei suoi confronti il pm Alessandro Prontera ha disposto l’arresto in flagranza e la detenzione in carcere per omicidio. A quanto si è appreso, il pensionato nel corso dell’interrogatorio ha spiegato che il delitto è scaturito da motivi legati al continuo rifiuto della donna di sottoposrsi alla terapia farmacologica che le era stata prescritta tempo fa perché diabetica. Dopo l’ennesima lite, stamattina l’uomo sarebbe uscito da casa per fare la spesa e la donna si sarebbe rimessa a letto e si sarebbe addormentata. Tornato a casa, l’anziano ha impugnato la pistola e ha ucciso la moglie nel sonno. L’arma era legalmente detenuta dall’82enne perché la donna in passato era stata agente di commercio di argenteria e lui tutelava la moglie.

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