TRICASE - Un motociclista 62enne muore dopo un incidente sulla litoranea Otranto-Leuca e parte la caccia a un pirata della strada, che però dopo qualche ora si presenta spontaneamente nella caserma dei carabinieri di Tricase. L’uomo, un 67enne di Tricase, dipendente in pensione della Asl (e non dirigente come precedentemente scritto), è accusato di omicidio stradale ed è stato sottoposto agli esami alcolemici e tossicologici. È difeso dall’avvocato Dario Paiano.
La tragedia ieri mattina, quando in sella alla sua moto Antonio Pecoraro, di Taurisano, stava percorrendo la strada provinciale 358 delle Terme salentine. Giunto all’altezza del tratto fra Tricase Porto e la marina di Andrano, davanti alla località denominata “Isola” in territorio di Tricase, avrebbe urtato lo specchietto di un’automobile che viaggiava in senso contrario e avrebbe perso il controllo della moto.
La caduta e l’impatto con l’asfalto gli sono stati fatali. La moto, una Ducati Monster, è stata sbalzata alcuni metri lontano, finendo in un terreno adiacente, mentre il corpo del motociclista è rimasto inerme accanto a un palo dell’illuminazione pubblica. I primi automobilisti di passaggio hanno allertato i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 dell’ospedale “Panico”, che però hanno solo potuto constatare il decesso. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tricase, mentre la polizia locale ha deviato il traffico, ieri particolarmente intenso.
È subito partita la caccia all’automobilista che non si è fermato a prestare soccorso. Stando alle prime informazioni, l’auto coinvolta nell’impatto sarebbe stata una Volkswagen Golf di colore scuro, che in quel momento viaggiava in direzione di Marina di Andrano. Dopo l’urto con la moto, che invece era diretta a Tricase Porto, avrebbe perso uno degli specchietti laterali. Da questo elemento i carabinieri hanno avviato le indagini, coordinate dal pm Rosaria Petrolo, cercando poi anche eventuali filmati delle telecamere di videosorveglianza di case private e locali pubblici. Ma intorno alle 13, il conducente dell’auto, accompagnato dal suo avvocato, si è presentato in caserma. Dovrà chiarire perché non si sia fermato a soccorrere il motociclista.
La Procura ha disposto il trasferimento della salma del 62enne nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, in vista degli accertamenti medico-legali. La notizia della tragedia ha suscitato dolore a Taurisano: Antonio Pecoraro lavorava come meccanico in una concessionaria di Maglie ed era molto conosciuto, anche per la sua grande passione per le moto.
