LECCE - La rete filoviaria leccese è destinata ad allargarsi non senza polemiche: da quattro a cinque linee, con il potenziamento e l’estensione della linea universitaria. Come annunciato dal sindaco Adriana Poli Bortone in autunno, il filobus è il mezzo di trasporto pubblico su cui continuerà a puntare la sua amministrazione: infatti, è stato presentato al Ministero delle Infrastrutture il progetto di potenziamento previsto dal Piano per la mobilità sostenibile (Pums), che mercoledì mattina è passato in giunta.
In queste ore gli uffici tecnici comunali, insieme a Sgm (soggetto realizzatore e gestore), stanno caricando la documentazione sulla piattaforma ministeriale per cercare di ottenere 80 milioni di euro più Iva: bisognerà trovare queste risorse per collegare con un mezzo di trasporto pubblico a impatto zero i principali parcheggi di scambio che sorgeranno a Lecce. Ma la minoranza protesta vivacemente perché «il filobus raddoppia senza alcun coinvolgimento dei cittadini».
«Ulteriori pali, ulteriori fili per ulteriori chilometri che si aggiungono ad un’opera inutile, dannosa, costata oltre 23 milioni, che ancora una volta violenterà la bellezza di una città che nel nitore delle linee e la pulizia della sua architettura ha il suo punto di forza», scrivono consiglieri e segreteria cittadina del Partito democratico. ll Pd ritiene sbagliato puntare sul filobus anziché sui bus elettrici: l’idea è ritenuta obsoleta. E chiede di ritirare la delibera e aprire un dialogo con i cittadini.
La maggioranza chiarisce che i pali nuovi per elettrificare il bus sono da 27 centimetri, come quelli dell’illuminazione pubblica, e saranno ubicati all’esterno della città: sulla Lecce-Monteroni (la linea dell’Università percorsa dal bus e destinata a essere potenziata) e sul raccordo del nuovo parcheggio di interscambio, che prevede mille posti auto e che si affaccerà sulla strada di Maglie, in zona Cicolella. Il filobus raggiungerà anche questo nuovo parcheggio e con la stessa linea porterà gli utenti dentro il cuore di Lecce.
In città non ci sarà alcun impatto visivo, secondo la maggioranza Poli Bortone. Il filobus raggiungerà anche l’hub intermodale del Foro Boario: lì sono previsti mille posti auto con un parcheggio di interscambio. «In una città o fai il filobus o la metropolitana interrata: non ci sono altri sistemi a impatto zero, perché vanno a batterie e con la rete elettrificata - ha spiegato il presidente di Sgm Damiano D’Autilia - Questi progetti vengono finanziati dall’Europa proprio perché innovativi e rispettosi dell’ambiente. Non c’è nessun altro sistema che possa garantire il trasporto di tanti passeggeri senza inquinare». Il filobus sarà funzionale ai due parcheggi di interscambio sulla Lecce-Monteroni da 300 posti. Inoltre, non passerà più da via XXV luglio (perché l’asfalto sarà sostituito con il basolato). Il progetto di allargamento del filobus prenderà il via in autunno, solo se il ministero concederà i soldi, e finirà entro il 2030. Intanto, la giunta mercoledì ha adottato il Pums modificandolo: le strisce blu non “invaderanno” tutte le periferie, ma saranno estese solo ad alcune aree (zona Salesiani, via Taranto e Piazza Partigiani). Adesso la parola passa ai cittadini che dovranno presentare le osservazioni e segnalare le criticità prima della discussione finale nel Consiglio comunale di settembre.