LECCE Il Lecce perde di misura al «Via del Mare» contro il Napoli. Decisiva una punizione di Raspadori nel primo tempo, mentre vani sono stati tutti i tentativi della squadra di Marco Giampaolo per riequilibrare la partita. Prima dell’incontro c’è il commovente tributo a Graziano Fiorita, il fisioterapista giallorosso scomparso improvvisamente la scorsa settimana. Il Lecce e il Napoli si riuniscono in un unico abbraccio a ridosso della panchina giallorossa, osservando un minuto di raccoglimento vicino al posto in cui Fiorita era solito sedere durante le partite casalinghe. Per sessanta lunghissimi secondi il «Via del Mare» si raccoglie in un surreale silenzio in memoria di una figura cardine nel gruppo squadra per la compagine salentina.
L’inizio gara è caratterizzato da grande tensione. Al primo affondo, dopo il primo minuto di gioco, il Napoli passa in vantaggio con una deviazione fortuita in area di Lukaku su tiro di Politano. Il var però interviene e cancella il gol siglato dall’attaccante belga. Al 5’ la gara viene interrotta per diversi minuti poiché dalla curva nord scoppia una importante contestazione nei confronti della Lega di serie A, con striscioni, petardi e fumogeni che arrivano fin sul terreno di gioco. Alla ripresa del gioco, il Napoli si riversa in avanti e schiaccia il Lecce nella propria metà campo. La squadra di Conte si rende pericolosa con alcune accelerazioni e trova il gol che sblocca la partita al 23’ di gioco, quando Raspadori imbuca all’angolino una punizione al limite dell’area di rigore, trafiggendo sul suo palo Falcone.
I giallorossi incassano il colpo e provano a imbastire una reazione, ma commettono troppi errori tecnici e non riescono a fare breccia nella attenta retroguardia del Napoli. Sul finire di primo tempo però i padroni di casa sfiorano il gol con Gaspar, che svetta in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo e gira di testa un pallone che sbatte sulla traversa.
Nella ripresa, il Lecce scende in campo con un buon piglio e cerca subito la via del pari con il subentrato Helgason. L’islandese calcia dal limite dell’area, la sua conclusione viene deviata e si impenna verso la porta, costringendo Meret a un intervento in tuffo per scongiurare il gol. Poco dopo lo scoccare dell’ora di gioco è ancora Helgason a rendersi pericoloso, questa volta con una punizione dalla lunghissima distanza. Il centrocampista giallorosso prova a cogliere in controtempo Meret sul primo palo ma il suo tiro sbatte sull’esterno della rete. Il frangente finale di partita è un assolo dei salentini, che tengono in mano il pallino del gioco e provano in tutti i modi a creare occasioni per far male agli avversari. Il Napoli, tuttavia, è una squadra estremamente solida, che alza gli argini davanti alla propria area di rigore e chiude tutti gli sbocchi di gioco agli avversari. Ci provano i giallorossi con alcune fiammate e alcune combinazioni sulle fasce ma tutti i tentativi si rivelano vani.
Al triplice fischio c’è da un lato la delusione dei padroni di casa per l’ennesima sconfitta incassata negli ultimi mesi, mentre l’altra faccia della medaglia è il Napoli lanciato verso lo scudetto e festante con i tifosi assiepati nel settore ospiti. Il Lecce adesso non può più guardare al passato: in attesa del risultato dell’Empoli, può solo pensare alle prossime tre sfide da giocare con il coltello fra i denti per alimentare le possibilità di salvezza.