il caso
Lecce, corsie preferenziali sempre occupate ma l’assessore boccia le telecamere
Capoccia contro la proposta avanzata per snellire il tragitto degli autobus. Sgm e tecnici comunali puntano invece alle telecamere per sanzionare
LECCE - Sgm e tecnici comunali puntano alle telecamere per sanzionare chi usa impropriamente le corsie preferenziali: il provvedimento è allo studio, ma l’assessore alla Mobilità, Giancarlo Capoccia, frena.
«Per me è l’unico modo per evitare le infrazioni: non possiamo mettere un vigile a controllare ogni giorno tutte le intersezioni» ha affermato responsabile comunale, Claudio Milanese, durante l’audizione di ieri mattina, nell’aula del Consiglio comunale. Il vicecomandante Alessandro Negro è stato più cauto e ha chiarito che il Comando di polizia locale non ha ancora valutato questa possibilità. Sgm ha chiesto, la settimana scorsa, un intervento per liberare le corsie preferenziali dalle auto, soprattutto in prossimità degli impianti semaforici: l’esigenza è di rendere più veloci le “corse”.
Ieri la nuova discussione a Palazzo Carafa, in Commissione Traffico. «I recenti lavori hanno allungato le strisce gialle fin sotto al semaforo, in passato si interrompevano 40 metri prima - ha chiarito il presidente Luigi Quarta Colosso - Sarà fatta la stessa cosa in tutte le zone di Lecce».
L’intralcio alla circolazione è causato da chi passa da una corsia all’altra all’ultimo momento occupando quella preferenziale. Secondo il direttore Sgm, Ugo Guacci, non c’è alcun problema con il prolungamento delle corsie preferenziali, basta dare la precedenza al mezzo pubblico.
L’idea delle telecamere per le corsie preferenziali è apprezzata dal centrosinistra. L’ex assessore, Marco De Matteis, non vede altre strade percorribili, oltre al necessario presidio dei vigili. Ma l’assessore Capoccia stoppa le fughe in avanti: «Per la prima volta, abbiamo provveduto ad allungare le corsie di emergenza fino al semaforo, quando la larghezza della corsia lo permette: l’obiettivo è di far scorrere in maniera lineare i bus e anche i mezzi di soccorso, per non ritrovarsi a ridosso dei semafori senza poter passare. Gli altri mezzi devono dare precedenza. Noi abbiamo fiducia nel buon comportamento dei cittadini e la nostra amministrazione ritiene che le telecamere non siano necessarie. Crediamo nel buon senso dell’automobilista. Rispettate il codice della strada e lasciate libere le corsie per dare fluidità ai bus urbani. Chi ha il portone sulla strada e deve immettersi nella corsia giusta, passando dalla corsia preferenziale, deve attendere che le auto lo facciano inserire».
Eppure il dirigente comunale è orientato diversamente: «Stiamo valutando la possibilità di collocare una telecamera in viale dell’Università e in via Gallipoli, almeno nell’ultimo tratto, in modo tale da sanzionare chi occupa la corsia riservata. Anche in via Merine sussiste il problema, perché c’è chi si inserisce correttamente nella corsia dove si può andare dritti e a destra e chi invece si inserisce nella corsia preferenziale per girare a destra, occupando così un pezzo di strada che dovrebbe essere percorso solo da mezzi pubblici e mezzi di soccorso».
Attualmente i photored non sanzionano il passaggio, quando il segnale è verde, nella corsia preferenziale. La sanzione scatta solo per chi attraversa col semaforo rosso, ma senza la sanzione per il passaggio nella corsia riservata. «Il passaggio nella corsia preferenziale, quando si passa con il rosso, non può essere sanzionato attraverso il photored: l’automobilista indisciplinato sarà multato solo per aver attraversato l’incrocio senza attendere il verde», ha chiarito il vice del comandante Zacheo. Dunque, oggi non esiste alcun occhio elettronico che possa sanzionare chi invade la corsia preferenziale. Chi vuole installarlo dovrà vedersela con l’assessore alla Mobilità.