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Gasdotto, Melendugno e Vernole più vicine all’accordo con Tap

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Gasdotto, Melendugno e Vernole più vicine all’accordo con Tap

I legali del gasdotto Tap hanno presentato una bozza di accordo che concede 8 milioni in cambio della rinuncia a tutte le pretese risarcitorie

Martedì 11 Marzo 2025, 14:19

Il Comune di Melendugno e quello di Vernole hanno intenzione di accordarsi con Tap per ottenere subito i soldi a titolo di risarcimento: al primo ente andrebbero 6 milioni di euro e al secondo circa 2. Il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, ha deciso di discutere l’accordo con la multinazionale nelle sedi istituzionali: per il momento non è stato firmato nulla, ma la giunta dirà sì alla bozza preparata dai legali e poi sarà affrontato il tema in Consiglio comunale. Ieri sera se n’è discusso in Commissione consiliare, con maggioranza e opposizione (inclusi i “No tap”).

Intanto, il processo va avanti, con i Comuni di Melendugno e Vernole che si sono costituiti parte civile e che chiedono rispettivamente 250 milioni di euro e 50 milioni di euro. Ieri si è tenuta una nuova udienza, dopo che la giudice Chiara Panico aveva concesso uno stop del processo per lasciare spazio alle trattative fra i legali di Tap e quelli dei comuni interessati. L’accusa è quella di inquinamento ambientale. La strada dell’accordo sembra a tutti quanti meno aleatoria, capace di offrire opportunità nel presente. Melendugno ha bisogno di risorse per frenare l’erosione che sta facendo venire giù anche la Torre costiera dell’Orso, con tutta la falesia. I legali del gasdotto Tap hanno presentato una bozza di accordo che concede 8 milioni in cambio della rinuncia a tutte le pretese risarcitorie, incluse le compensazioni previste dalla legge regionale. Insomma, la multinazionale punta sulla necessità di incassare subito che hanno i Comuni a fronte di lunghi e costosi processi dove l’esito non è mai scontato.

Il Comune di Vernole, però, non ha intenzione di firmare la bozza così come è stata proposta: il sindaco Mauro De Carlo chiede di più per mettere una pietra tombale sulla vicenda.

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