vita di palazzo
Lecce, il sindaco «licenzia» un architetto e i sette saggi del Pug restano in sei
«Pareri solo a titolo gratuito». Scontro con Salvemini sulle eventuali incompatibilità
Adriana Poli Bortone ha contattato sette professionisti a livello informale per creare un team che si occupi del Pug, ma non esiste alcun incarico ufficiale, né un impegno di spesa e nemmeno l’intenzione di utilizzare le risorse comunali per riconoscere dei gettoni ai suoi componenti.
Il Consiglio comunale di ieri pomeriggio si è aperto con l’esame di due domande provenienti dai banchi del centrosinistra, una a firma del consigliere Cristian Gnoni e l’altra proposta dal Pd. Venerdì si era sparsa la voce a Palazzo Carafa di una riunione con alcuni professionisti selezionati dal sindaco per rivisitare il Piano urbanistico generale e allinearlo agli indirizzi politici dell’amministrazione in carica. Una «task force» formata dagli architetti Alfredo Foresta, Salvatore Mininanni, Gianni Cantatore, dagli ingegneri Fausto Giancane e Vincenzo Gigli e dagli esperti di diritto Pietro Quinto e Pierluigi Portaluri. La prima cittadina ha spiegato che non c’è nulla di nuovo rispetto alla delibera che la sua giunta ha approvato il 14 novembre 2024, in cui si parla di un team di esperti, senza ulteriori oneri per il Comune. Ma poi ha aggiunto che l’architetto Mininanni non farà più parte del gruppo, perché ha manifestato l’intenzione di richiedere un «equo compenso»: «Pur stimando questo professionista, prendo atto dell’impossibilità di collaborare con lui, perché la delibera parla chiaro».
Il consigliere di centrosinistra, Antonio Rotundo, ha espresso disapprovazione per il metodo seguito e per la forma scelta: «Non si possono contattare i professionisti con una chiamata al telefono. Bisognerebbe dare un indirizzo al dirigente, il quale si occupa di scegliere le professionalità richieste nelle forme previste dalla legge». Poi ha sottolineato che la «short list» per far lavorare dei professionisti gratuitamente (per ora sono stati selezionati 27 nomi senza essere stati utilizzati) sarà fatta morire, perché per ragioni politiche non viene ritirata: «Non volete ammettere l’errore», ha incalzata.
Adriana Poli Bortone ha puntualizzato che la lista di professionisti del territorio disposti a dare un contributo è una cosa differente dal team di esperti per il Pug: «Si tratta di due delibere diverse». «Il gruppo ha solo il compito di indicare le direttrici guida del Pug in riferimento al programma della nuova amministrazione, senza oneri per il Comune», ha chiarito. E ha attaccato il consigliere Carlo Salvemini perché avrebbe dichiarato che i 27 che hanno dato la disponibilità di lavorare gratuitamente non hanno le competenze per mettere mano al Pug e perché avrebbe affermato che i professionisti locali potrebbero avere degli interessi personali nella redazione dello strumento urbanistico. «Ci rivolgeremo sempre ai professionisti locali, perché riteniamo di avere delle eccellenze nella nostra città - ha tuonato - trovo vergognoso che un ex sindaco dichiari che i professionisti locali sono a rischio per via di interessi privati. Tutti i professionisti che lavorano a Lecce credo che abbiano il diritto di lavorare sul proprio territorio». Insomma, per il sindaco «nulla quaestio»: si riparte dalla delibera del 14 novembre 2024, che ha revocato il Pug di Salvemini. Non sono state fatte nomine con nessun atto deliberativo e non c’è alcun gettone perché la delibera di novembre non lo prevede: dunque chi vuole prestare la propria opera gratuitamente senza oneri per il Comune, può farlo. Ma i professionisti scelti dal sindaco, dopo il «licenziamento» di Mininanni, sono rimasti in sei: ora si attende la nuova mossa della giunta.