LECCE - Un uomo è stato trovato morto nelle campagne in agro di Galatone, in provincia di Lecce, non lontano dal santuario della Madonna della Grazia. La vittima, un pensionato incensurato di 66 anni, Sebastiano Daniele era in tenuta da lavoro ed è stato trovato senza vita in un campo con una ferita alla testa, compatibile con un corpo contundente.
Sul posto gli uomini dei carabinieri per ricostruire la dinamica della vicenda. I sospetti si starebbero già concentrando su una persona già nota alle forze dell'ordine.
Il corpo è stato notato da un automobilista che passava nella stradina adiacente all’appezzamento di terra delimitato da un muretto a secco molto basso. E’ stato lui a chiamare i carabinieri. Sono intervenuti il procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi, il sostituto procuratore di turno Rosaria Petrolo, e il medico legale.
Secondo i primi accertamenti l’uomo sarebbe stato colpito con un oggetto contundente alla testa. Tra le prime ipotesi sul movente, quella che l’uomo possa essere stato ucciso per dissidi legati ai confini della campagna in cui il corpo è stato trovato riverso per terra, con una profonda ferita al capo. Il 66enne era molto conosciuto a Galatone perché faceva parte della banda musicale cittadina.
SCOSSA LA COMUNITÀ DI GALATONE
«Notizie che non avremmo mai voluto dare. Sono appena tornato dalla campagna, dove purtroppo ha perso la vita il caro Sebastiano Danieli. Un lavoratore instancabile, marito, padre e nonno amorevole, profondamente legato alla sua famiglia. Da sempre appassionato di musica, è stato uno storico musicista della banda della nostra città». Così il sindaco di Galatone, Flavio Filoni, dopo l’omicidio del 66enne Sebastiano Danieli, trovato morto nella sua campagna di Galatone, in provincia di Lecce, con una profonda ferita alla testa.
«La nostra comunità - prosegue - è profondamente scossa da questa tragedia. Esprimo la mia massima fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura che in queste ore stanno lavorando senza sosta per fare luce su questo terribile omicidio e assicurarne il responsabile alla giustizia».
«Un pensiero commosso e un forte abbraccio - conclude - alla famiglia di Sebastiano, a cui va la vicinanza di tutta la nostra città».
