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Specchia: dopo la lite tra il parroco e la sindaca, il vescovo celebra messa di riappacificazione

 
Redazione online

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Specchia: dopo la lite tra il parroco e la sindaca, il vescovo celebra messa di riappacificazione

Foto Toti Bello

Monsignor Vito Angiuli ha fatto un accenno a quanto accaduto, affidando all’omelia alcune considerazioni chiave come «andare incontro all’altro, perdonare per essere perdonati e comunicare con verità»

Domenica 02 Febbraio 2025, 15:09

16:27

SPECCHIA - Dopo il litigio tra il parroco e la sindaca di Specchia avvenuto lo scorso 24 gennaio durante una riunione in parrocchia del comitato feste patronale San Nicola, oggi è arrivato il vescovo monsignor Vito Angiuli a cercare di far tornare la pace, celebrando questa mattina la messa della festa della Presentazione della Vergine Maria.
In chiesa c'erano la sindaca, Anna Laura Remigi, e sull'altare, vicino al vescovo, anche il parroco don Antonio Riva che dopo la lite, determinata da dissensi sulla composizione del comitato feste, si era allontanato dal paese. Oggi ha annunciato che si allontanerà nuovamente per «per partecipare a degli esercizi spirituali».

Celebrando, il vescovo Angiuli ha fatto un accenno diretto a quanto accaduto, apprezzando «la compostezza e il silenzio dignitoso che la sindaca e il parroco hanno avuto e che dovremmo imitare tutti», affidando all’omelia alcune considerazioni chiave come «andare incontro all’altro, perdonare per essere perdonati e comunicare con verità».

E ancora parlando della Festa della Candelora ha esortato a "costruire ponti, non muri, stabilire un dialogo non un disaccordo, per privilegiare non la cultura del conflitto ma quella della convivenza pacifica che crea armonia e condivisione». Infine ha invitato ciascuno in paese a «mostrarsi disponibile a cambiare le proprie visioni e a fare il primo passo per andare incontro all’altro «. Infine ha lanciato un appello, citando le parole dell’apostolo Paolo a «comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto con mansuetudine, umiltà e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore». 

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