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Salento, omicidio Angela Petrachi: cominciato il processo di revisione a Catanzaro

 
Redazione online

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Omicidio Petrachi, «Non ho ucciso Angela»: parla l'agricoltore condannato all'ergastolo

DELITTO - Angela Petrachi fu violentata e uccisa nell’ottobre del 2002

La Corte d’appello calabrese ha disposto l'ascolto del consulente della difesa

Lunedì 27 Gennaio 2025, 18:08

18:43

LECCE -  È cominciato questa mattina presso la Corte d’Appello di Catanzaro il processo di revisione a carico di Giovanni Camassa, 57 anni, l’agricoltore salentino condannato all’ergastolo per aver ucciso e seviziato una giovane mamma, Angela Petrachi, 31 anni, di Melendugno (Lecce).

Assolto in primo grado per non aver commesso il fatto, è stato condannato in via definitiva nel febbraio 2014 per omicidio aggravato, violenza sessuale e vilipendio di cadavere. Petrachi, mamma di due figli, scomparve il 26 ottobre del 2002 e fu trovata morta l’8 novembre in un boschetto di Borgagne. Fu seviziata e uccisa.

Questa mattina il presidente della Corte d’Appello, Giancarlo Bianchi, come richiesto dai difensori di Camassa, ha disposto per il prossimo 17 febbraio l’ascolto in aula del professor Adriano Tagliabracci, consulente della difesa di Giovanni Camassa, le cui indagini attraverso un software di ultimissima generazione hanno permesso di isolare sulle calze di nylon di Angela Petrachi un’unica traccia genetica, piccolissima, riconducibile all’identità di un uomo inizialmente indagato a cui la vittima era stata legata in passato e che continuava ad incontrare.

Il difensore di parte civile, che rappresenta i due figli di Angela Petrachi, ha avanzato richiesta di una perizia di scienza, al fine di valutare la rilevanza probatoria dei risultati ottenuti dalla consulenza di Tagliabracci. Camassa ha assistito al processo collegato da remoto dal carcere di Lecce dove sta scontando l’ergastolo. 

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