NOVOLI - Un incendio di sospetta natura dolosa ha distrutto la notte scorsa la Lancia Y intestata alla figlia 19enne della vicesindaca di Novoli (Lecce), Francesca Ingrosso. L’auto, in uso alla famiglia, era parcheggiata in via Luigi Madaro, a Novoli, davanti all’abitazione dell’esponente politico.
L’intervento dei vigili del fuoco di Veglie ha impedito che le fiamme si propagassero ad altre vetture, interessando le abitazioni vicine. Sull'accaduto indagano i carabinieri. Francesca Ingrosso, oltre a vicesindaca è assessora ai Servizi Sociali e alla Pubblica Amministrazione.
«Prima di quanto accaduto questa notte non ho mai ricevuto alcuna richiesta che potesse far pensare a un epilogo di tal genere». Lo afferma in una nota la vicesindaca di Novoli, in provincia di Lecce, Francesca Ingrosso a cui l’auto di famiglia è stata data alle fiamme davanti a casa. «Sono fatti che lasciano grande amarezza - aggiunge la prima cittadina - soprattutto pensando alle fragilità umane di chi sceglie la strada dell’intimidazione vigliacca e anonima». «La violenza - conclude - non può avere l’ultima parola. Quanto registrato stanotte non rallenterà il mio impegno di professionista e amministratrice e, al contempo, pregherò per l'autore o gli autori di questo gesto sconsiderato perché simili episodi non si verifichino più».
«Siamo vicini a Francesca e a tutta la sua famiglia, confidiamo molto nel lavoro di chi ha il compito di accertare le origini del rogo, un atto vile e ignobile contro un amministratore pubblico». Sono le parole di solidarietà espresse dal sindaco di Novoli, in provincia di Lecce, Marco De Luca, in seguito al rogo appiccato questa notte all’auto di famiglia della vicesindaca, Francesca Ingrosso, sul quale sono in corso indagini. De Luca assicura alla sua vice «l'abbraccio enorme di tutta l'amministrazione comunale e della comunità novolese».
«La mia totale vicinanza alla vicesindaca di Novoli, Francesca Ingrosso, vittima con la sua famiglia di un attentato incendiario. Succede ancora una volta che un amministratore venga preso di mira da un atto intimidatorio. Questo clima non può essere tollerato. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine affinché sia identificato al più presto il responsabile o i responsabili di un atto che mina la serenità di chi ricopre una carica pubblica e quindi lede i principi democratici». Lo dichiara la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone.
«Serve fare fronte comune - aggiunte Capone- e alzare un muro di protezione contro questi atteggiamenti mafiosi di chi crede di poter manifestare il proprio dissenso con la violenza e il terrore».
