Lunedì 08 Settembre 2025 | 06:47

Omicidio a Lecce, un sospettato per la morte del barese De Giosa. L'ìpotesi: rapina finita male a un corriere della droga

 
Redazione online

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Lecce, omicidio De Giosa: c'è un sospettato per la morte del 43enne barese. Forse un regolamento di conti

La vittima, uccisa a colpi di kalashnikov era vicina al clan Di Cosola: l'agguato in una via poco illuminata del quartiere Santa Rosa

Giovedì 19 Dicembre 2024, 17:22

19:13

LECCE - C'è un sospettato per l'omicidio del 43enne Giuseppe De Giosa, pregiudicato di Adelfia, ucciso a Lecce mercoledì 18 dicembre. La Polizia coordinata dalla Dda di Lecce ha eseguito uno "stub" su un giovane di Lecce che, in base ad alcune risultanze investigative (il telefono cellulare della vittima e i suoi ultimi contatti), si sarebbe trovato al quartiere Santa Rosa, nel luogo in cui De Giosa - ritenuto vicino al clan Di Cosola di Bari - è stato crivellato di colpi. La posizione del sospettato è al vaglio in queste ore. Le indagini, pur non escludendo altre ipotesi, sembrano privilegiare al momento l’ipotesi della rapina finita male durante un incontro concordato per trattare la cessione di droga. Quindi, stando a questo ragionamento, quello di De Giosa sarebbe un omicidio non premeditato.

La circostanza che induce a pensare che l’omicidio non fosse premeditato è - secondo gli investigatori - ricavabile dal fatto che i killer sono fuggiti lasciando sul luogo del delitto il borsone della vittima, con all’interno circa sette chili di hascish. Inoltre, nell’abitacolo della Panda del 43enne, sono rimasti i soldi che De Giosa aveva con sé, probabilmente il provento di precedenti consegne di droga. Resta da capire se nella Panda o nella disponibilità della vittima, oltre all’hashish, ci fosse dell’altro stupefacente, di maggior valore, che era il vero l’obiettivo (divenuto bottino) della rapina.

Per l'omicidio di De Giosa, avvenuto in via Papini, è stato utilizzato un kalashnikov. Ad allertare le forze dell'ordine, ieri, sono stati alcuni residenti che avrebbero sentito prima le urla e poi gli spari. Il corpo è stato trovato per terra accanto all’auto, che aveva gli sportelli e il cofano aperti. Sul posto sono intervenuti anche il procuratore aggiunto della Dda di Lecce Guglielmo Cataldi e il medico legale Alberto Tortorella. 

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