La Procura per i minorenni ha disposto gli accertamenti sui cellulari per far luce sul presunto stupro di una 12enne, avvenuto tra Ruffano e Taurisano, nella serata del 18 ottobre scorso, per mano di tre adolescenti che dopo la violenza si sarebbero anche impossessati del suo portafogli.
Nella mattinata di ieri, il procuratore capo Simona Filoni ha conferito l’incarico all’ingegnere Antonio Ratano. I familiari della presunta vittima, assistiti dall’avvocato Chiara Fanigliulo, si sono affidati all’ingegnere Luigina Quarta. Per i tre indagati (due 14enni e un 16enne), infine, è stato nominato il consulente Silverio Greco. I tre ragazzi, che da subito si sono professati innocenti, sono difesi dagli avvocati Mario Urso, Alvaro Storella e Lina Palese. Rispondono di violenza sessuale aggravata e rapina impropria. Le operazioni peritali inizieranno venerdì ed entro due mesi verranno analizzati messaggi, chat, telefonate, alla ricerca di elementi utili alle indagini. Nelle prossime ore, dovrebbe essere fissato l’incidente probatorio, per l’ascolto della ragazza in modalità protetta. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato il ragazzo più grande, di 16 anni e che conosceva la 12enne, a darle l’ appuntamento. Quando però la ragazzina è arrivata ha trovato ad attenderla anche due amici del giovane, che sarebbero stati gli autori materiali delle violenze e l’avrebbero derubata. Il sedicenne non avrebbe partecipato agli abusi, ma sarebbe rimasto a guardare. Durante l’aggressione, la 12enne avrebbe reagito, riuscendo a fuggire ed a tornare a casa dove si è confidata con una cugina e con suo padre. La vicenda è stata quindi denunciata ai carabinieri e la ragazzina è stata portata in ospedale per accertamenti.
