Mobilità
Lecce, il filobus si prende la rivincita. Poli Bortone: «Persi 17 anni. Via pali, illuminazione e linea elettrica»
Dopo le aspre critiche al momento dell’attivazione, i mezzi «green» ora vanno in soccorso agli studenti con l’attivazione della linea per Monteroni. E il sindaco rilancia
LECCE - Il filobus è diventato tutto a un tratto indispensabile, dopo gli anni del disprezzo e dei “meme” sui social, con Adriana Poli Bortone vestita da uomo ragno che salta da un cavo all’altro.
Il mezzo green, che può circolare con zero emissioni, “aggrappato” ai cavi elettrici e che si usa nelle grandi metropoli, oggi, come una manna dal cielo, sta salvando l’affollatissimo trasporto universitario, dal Foro Boario a Monteroni (linea S13). Si tratta di un mezzo di 12 metri che si aggiunge agli altri bus per dare manforte. Probabilmente non basterà a superare le difficoltà della mobilità degli universitari che ogni giorno vengono dalla provincia, ma è già una boccata d’ossigeno.
Ci sono altre 3 linee nelle quali è operativo il vituperato filobus: la M1, con le sue 10 fermate, tra City Terminal e Stazione Fs; la C2 (circolare destra) e la C3 (circolare sinistra).
Un ritorno da protagonista che il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, dichiara di aver accelerato poco tempo dopo essere stata eletta: «Era una cosa abbastanza semplice, abbiamo sbloccato un’altra linea in questi giorni. Oggi riscopriamo che è un mezzo che non inquina, ma lo sapevamo anche 20 anni fa».
In effetti, la Commissione europea considera il filobus più sostenibile del tram e della metropolitana perché, oltre a non inquinare l’aria, non produce neanche inquinamento acustico.
«Adesso bisogna prolungare gli orari del trasporto pubblico, che si fermano alle 21: ho chiesto di allungarli fino alle 23 - puntualizza Poli Bortone - Gli studenti si muovono fino a tardi con i mezzi pubblici».
Gli obiettivi dell’amministrazione comunale sono anche quelli di sostituire i pali della luce con quelli del filobus, per garantire la funzione del trasporto e dell’illuminazione con un unico palo.
«Abbiamo perso 17 anni, ma ora dobbiamo recuperare - puntualizza la prima cittadina - Cominciamo eliminando i pali della luce intorno al Centrum. Ma utilizzare un mezzo che già abbiamo non significa rinunciare a puntare su altri mezzi smart, come i minibus che potrebbero servire in qualche zona più centrale».
Adriana Poli Bortone ribadisce che il piano urbano della mobilità sostenibile è da rivedere. «Le linee dove sono adesso non funzionano - chiarisce il sindaco di Lecce - Pensi che ci vogliono tre mezzi diversi e tre biglietti per arrivare dalla zona 167 all’ospedale “Vito Fazzi”. Non possiamo avere dei dati sbagliati se dobbiamo prendere decisioni giuste per il trasporto pubblico: uno che fa 3 biglietti non può essere conteggiato come se rappresentasse 3 passeggeri.
I dirigenti della Sgm oggi sono chiamati a seguire il nostro indirizzo politico: stiamo pensando di incentivare l’uso del mezzo garantendo continuità tra le corse e collegamenti più efficaci. È una sfida difficile - continua Adriana Poli Bortone - ma dobbiamo venire incontro alle vere esigenze dei cittadini. Bisogna rivedere tutte le decisioni prese, dai biglietti alle strisce blu, fino alle linee urbane».