La notizia
Lupi che aggrediscono animali da compagnia e di allevamento: il comune di Morciano scende in campo
Sensibilizzazione e informazione, questa sera alle 19.30 la tavola rotonda
MORCIANO DI LEUCA - I comuni scendono in campo per la sensibilizzazione e l’informazione, ma i lupi continuano ad aggredire gli animali da compagnia e di allevamento compiendo vere e proprie stragi.
L’ultimo di una lunghissima serie di episodi risale all’altro ieri, quando gli animali della specie protetta hanno saltato la recinzione di una struttura privata in località “Fani”, nel territorio di Salve, facendo strage di pecore, capre e cani. Sul posto sono intervenuti gli specialisti del servizio veterinario della Asl di Lecce, che hanno certificato l’episodio, ma intanto si discute sui comportamenti da adottare nel caso di incontri ravvicinati.
Una tavola rotonda è programmata per questa sera alle 19.30 a Palazzo Strafella di Morciano, promossa dal Comune insieme all’associazione Archeo-Rec in collaborazione con Archés, Hic sunt lupi del Cnr Iret e Guidanimale.
Al tavolo dei relatori prenderanno parte il sindaco Lorenzo Ricchiuti (nella sua doppia veste di medico veterinario), la consigliera con delega al randagismo Cristina Gaitanaru, l’archeologo Ruben Cataldo presidente di Archeo-Rec, il biologo Francesco Cozzoli del Cnr Iret che illustrerà il progetto di monitoraggio e gestione “Hic Sunt Lupi”, e l’ecologa Enrica Calò. Modera il giornalista Stefano Martella.
«Sarà un incontro informativo per conoscere meglio questo predatore e le ragioni del suo ritorno nel nostro territorio, dopo un secolo di assenza – spiegano gli organizzatori - si approfondiranno tematiche quali la storia del lupo e del suo rapporto con l'uomo nei secoli in Europa e nel Salento, la sua identità, il modo di vivere e i comportamenti che si dovrebbero adottare in caso di incontro casuale. Gli esperti impegnati nel progetto “Hic Sunt Lupi” – anticipano - racconteranno il loro lavoro di monitoraggio e gestione che, col sostegno della Regione Puglia, svolgono con rigore scientifico».
Le associazioni animaliste del territorio intanto chiedono azioni immediate.
«Purtroppo questi lupi si devono nutrire visto che la selvaggina qui è inesistente – commenta la presidente di “Qua la zampa” Antonella Pirelli - in qualche modo devono provvedere a dare da mangiare ai cuccioli come ogni predatore del resto sa fare. Vorremmo che qualcuno trovi il modo di spostarli in una zona idonea per loro, perché la situazione ormai è fuori controllo e gli esemplari sono tanti».
Intanto la Lav nazionale sta intervenendo sul caso dei lupi in Salento sostenendo che si tratta di una psicosi collettiva, che la colpa è degli allevatori che non usano adeguate recinzioni elettrificate e che si batterà in Europa contro il probabile declassamento della specie a "non protetta".