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Paziente 56enne deceduta a Lecce, la Asl: «Il contagio da legionella non è avvenuto al Fazzi»

 
Redazione online

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Paziente deceduta a Lecce, la Asl: «Il contagio da legionella non è avvenuto al Fazzi»

«I sintomi di polmonite grave erano stati riscontrati già al momento del ricovero. Ci si può contagiare anche in casa o nei più diversi ambienti climatizzati»

Giovedì 29 Agosto 2024, 13:29

14:00

LECCE - «Rispetto al caso, riportato su un articolo di stampa di oggi, di una paziente deceduta al Fazzi per legionella, si smentisce che la paziente si sia contagiata in ospedale. I sintomi e i referti radiologici di polmonite grave, che hanno poi condotto alle analisi specifiche, erano difatti già presenti al momento del ricovero». Lo dichiara in una nota la Asl di Lecce.

«La rilevazione del batterio Legionella non comporta necessariamente la presenza di patologia. La legionellosi è difatti una malattia a suscettibilità d’ospite, ovvero la malattia con sintomatologia clinica non si manifesta in tutti coloro che vengono a contatto con il microrganismo; in più non è stata mai osservata la trasmissione da uomo a uomo. Il riscontro di una polmonite da Legionella in un paziente ricoverato non implica necessariamente che il contagio sia avvenuto durante la degenza poiché ci si può contagiare anche in casa o nei più diversi ambienti climatizzati».

Intanto, è stato registrato un secondo caso di legionella al Vito Fazzi. Dopo quello di un paziente ricoverato a Malattie infettive risultato positivo ma asintomatico il secondo caso si è registrato in un paziente ricoverato nel reparto di Oncologia. Da quanto si apprende da fonti mediche, questa volta sintomatico sebbene le sue condizioni dal punto di vista dell’invenzione non destino preoccupazione.

La Legionella - è spiegato nella nota ufficiale - è il batterio responsabile della patologia polmonare definita legionellosi. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide (Fonte Iss).

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