LECCE - «Sono nato il 3 dicembre di 38 anni fa, splendida famiglia, papà intraprendente, mamma prudente, sorelle aria pura. 3,8 kg, sesso maschile, sana e robusta costituzione, così dissero». Si presenta così l’esponente civico Alberto Siculella, uno dei quattro in corsa per la carica di sindaco di Lecce, titolare di uno studio, a Lecce, di marketing e comunicazione d’impresa per Turismo, PMI, politica.
Dottor Siculella, qual è il primo atto che intende adottare se dovesse essere lei il sindaco della città?
«La nomina di assessori competenti, non perché i più suffragati, secondo la moderna e più triste pratica elettorale, ma perché esperti nel settore. L’improvvisazione di certi assessori, provenienti da esperienze distanti dal campo in cui sono stati chiamati ad operare, può trovare bilanciamento in macchine amministrative dotate di risorse umane ed economiche sufficienti a compensare l’inesperienza. Non è il caso del Comune di Lecce, dove l’improvvisazione di certi assessori si è tradotta in approssimazione. A farne le spese sono i cittadini e la città. Tra questi assessori ve ne sarà uno per legalità, trasparenza e diritti dei cittadini. Non si può far finta di nulla davanti a pratiche inopportune, diritti violati e opacità di alcuni passaggi amministrativi»...
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