Sabato 06 Settembre 2025 | 11:25

Ospedale Sud Salento a Maglie, il consigliere regionale Amati lancia l’allarme sui fondi

 
Maddalena Mongiò

Reporter:

Maddalena Mongiò

Ospedale Sud Salento a Maglie, il consigliere regionale Amati lancia l’allarme sui fondi

I 160 milioni di euro stanziati non bastano per la strumentazione e l’allestimento degli spazi. Il direttore della Asl afferma però che il problema è un altro

Martedì 12 Marzo 2024, 14:13

Il consigliere regionale Fabiano Amati rilancia l’allerta sui fondi per l’ospedale Sud Salento, ma il dg della Asl Lecce Stefano Rossi indica come problema da superare il recupero dell’intero ammontare, pari a 416 milioni. Una somma ben superiore ai 160 milioni stanziati, in quanto non erano comprese le spese per la strumentazione e l’allestimento degli spazi, in più incide l’aumento dei costi energetici e delle materie prime legato al Covid prima e alla guerra in Ucraina poi. Visioni che si contrastano da tempo, quella del presidente della commissione regionale Bilancio Amati e quella del direttore generale della Asl Rossi.

Amati chiama in campo la scadenza, nel dicembre scorso, dell’accordo di programma riguardante, fra gli altri, il finanziamento del nuovo ospedale Maglie-Melpignano che «rischia seriamente di non essere confermato nei fondi dell’ultimo stralcio dei fondi ex articolo 20 provenienti dalle CIPE del 2009 e di essere reindirizzato in altre fonti da individuare. Se confermata, ma lo vedremo nella riunione di lunedì prossimo della Commissione, la notizia rappresenta un grave problema, causato purtroppo dai ritardi delle burocrazie sanitarie, in una provincia che tra qualche anno, a prescindere da ogni tipo di riflessione, rischia di dover gestire l’assistenza ospedaliera solo attraverso il Fazzi di Lecce. E tutto questo perché la nuova prospettiva ospedaliera, sia da un punto di vista normativo che tecnologico, non potrà più essere organizzata attraverso il supporto di piccoli ospedali, in strutture ormai inadeguate e nonostante la sapienza della classe medica in servizio. Un gravissimo problema si affaccia dunque al nostro orizzonte. Dobbiamo però fare di tutto, e noi della I Commissione questo faremo, per ridurre al massimo i ritardi e gli inadempimenti sin qui registrati».

Di diverso avviso Rossi: «Sul finanziamento abbiamo già chiarito, in diverse occasioni. C’è un accordo tra Ministero e Regione su come si vogliono utilizzare quei fondi che non riguardano solo il nostro ospedale, ma tanti altri interventi, a Foggia e in altre realtà provinciali del territorio pugliese. Quindi la Regione deve concordare nuovamente, con il Ministero, come vuole utilizzare quei fondi che rimangono nella disponibilità della Puglia: è un accordo di programma su come si utilizzano quelle somme. Non sono perse, ma vanno semplicemente riallocate».

Il problema, invece, secondo Rossi, sta nel reperire tutti i soldi che servono: «Negli anni 2017-2018 fu dato un finanziamento di 160 milioni per realizzare il fabbricato: strutture e impianti. Dopo il Covid, dopo le guerre che hanno determinato l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, dopo il fisiologico disallineamento che c’è tra le previsioni fatte preliminarmente e il quadro economico definitivo, con in più l’aver deciso di inserire nel quadro economico anche gli elettromedicali e gli arredi che non erano mai stati previsti come copertura finanziaria, il costo dell’investimento è salito a oltre 400 milioni».

Risolti, invece, gli aspetti urbanistici che avevano messo a rischio l’intero progetto. Il terreno presenta una serie di criticità sia per la conformazione, una striscia stretta e lunga, sia perché è stretto tra linea ferroviaria e la strada statale 275. «Problemi risolti - afferma Rossi - abbiamo avuto la deroga dalla Ferrovia per la distanza e previsto un accesso in ospedale che non interferisce con la 275».

Ma anche sulle criticità la distanza di posizioni tra Amati e Asl Lecce è abissale. Per Amati «c’è ed è notevole, l’interferenza del nuovo ospedale Maglie-Melpignano con una condotta fognaria AQP. Una sciagura per il rispetto del cronoprogramma iniziale, già ampiamente compromesso». Per Asl Lecce, «spiace dover nuovamente contestare la terminologia utilizzata dal consigliere regionale Fabiano Amati per chiosare l’audizione tenutasi sullo stato dell’arte del percorso di realizzazione dell’ospedale del Sud Salento». Insomma uno vede il bicchiere mezzo vuoto e l’altro lo vede mezzo pieno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)