Il bilancio
Salento, un Natale «balneare», tra tuffi e panettoni
Bagni temerari, sortite in kayak e sup grazie alle miti temperature. Le tiepide giornate hanno spinto molti turisti a vivere il mare fuori stagione
Un’atmosfera natalizia ma da vacanza balneare anche nel Salento centro meridionale, con tanti tuffatori temerari che hanno approfittato del bel tempo per un bagno fuori stagione.
Le tiepide temperature di questi giorni, che sono arrivare a toccare anche i 18 gradi in alcune località, hanno convinto molti amanti delle onde a fare un tuffo in diverse località turistiche, lungo la costa salentina meridionale.
Partiamo da Otranto, dove nella mattinata della vigilia di Natale un gruppo di turisti si è tolto i vestiti sulla spiaggia sotto al lungomare, davanti all’area portuale. Armati di costumi da bagno e cappellini rossi e bianchi da Babbo Natale, si sono concessi una nuotata nelle acque non proprio calde, portando addirittura un pallone per fare un po’ di attività sportiva.
Tantissimi i curiosi che hanno assistito ai loro tuffi, tra cui numerose famiglie con bambini, oppure coppie e anziani che conducevano a passeggio il proprio cane. Gli spettatori, però, indossavano ben più confortevoli giubbotti e cappellini, quindi erano per nulla disposti a toccare l’acqua di mare.
Poco più a nord, a Torre Sant’Andrea di Melendugno, un piccolo gruppetto di amici, composto da Valerio, Andrea e Gino, si è tuffato la mattina della Vigilia tra i faraglioni che spuntano dal mare, accanto alla falesia a strapiombo, in acque che in quel momento apparivano cristalline e calme.
Numerosi i bagnanti a Tricase Porto, dove i costumi natalizi hanno fatto il paio con bikini e bermuda. Qui il gruppo che si è tuffato nelle acque dell’area portuale è stato più folto. Tra loro c’erano alcuni residenti di Tricase, che hanno spiegato come il bagno della Vigilia fosse proprio un rito a cui non rinunciano ormai da anni, soprattutto quando le temperature sono miti e gradevoli.
«Lo consideriamo come un prolungamento della stagione estiva – ha commentato una signora che si è tuffata con il resto del gruppo – il mare a Natale adesso è proprio invitante».
Scendendo ancora più giù, lungo la costa adriatica, ad attrarre i tuffatori, questa volta nella mattinata di Natale, è stata la splendida insenatura del Ciolo, nel territorio di Gagliano del Capo. Qui una coppia di amici, Giorgio e Alessandro, si è prima sistemata sulla piccola piattaforma della “Chiancareddha”, dove il fiordo del Ciolo si collega con il mare aperto, per poi tuffarsi tra le piccole onde per fare una nuotata rigenerante.
Ovviamente non è mancato nemmeno chi ha voluto divertirsi con il surf. In questo caso la spiaggia presa di mira è stata quella di Lido Marini (siamo nel mare Ionio nei territori comunali di Salve e Ugento), dove sono stati diversi gli appassionati di questo sport che, con la tavola sotto il braccio, si sono tuffati in acqua prima di mezzogiorno per un sano divertimento a costo zero, anche se le onde non erano così alte da effettuare frizzanti cavalcate.
I commenti sui social, in tutte le occasioni, non si sono fatti attendere. C’è stato chi ha simpaticamente definito “pazzi” i temerari tuffatori, chi si è autodefinito un “duro”, chi ha fatto i complimenti per l’energia e lo sforzo fisico messi in azione nell’impresa natatoria, chi ha infine invitato altri a ripetere le imprese, facendo leva sulla facilità di compimento visto il caldo anomalo che sta investendo il nostro paese.
In ogni caso è stato un Natale diverso anche per chi è ritornato nel Salerno dalla terra in cui è emigrato, e che ha voluto bissare i bagni estivi per riportare queste esperienze, a fine vacanza, nel nord Italia oppure all’estero.