Un’altra santabarbara, per un totale di tre quintali di botti illegali quanto pericolosa, è stata scoperta e sequestrata in due distinte attività. I finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno individuato e sottoposto a sequestro nella Città bella un deposito illecito di materiale esplosivo, all’interno del quale erano stoccati 2mila 500 petardi artigianali di grosse dimensioni, già pronti per la vendita in occasione delle prossime festività di fine anno e in parte ancora in fase di fabbricazione. La presenza di così tanti botti non autorizzati ad alto contenuto esplosivo netto, tra l’altro in luoghi residenziali abitati, vista l’ubicazione dello stesso all’interno della città jonica, ha messo a rischio l’incolumità pubblica.
I controlli sono stati estesi all’abitazione adiacente che è risultata poi essere parte integrante del complesso utilizzato per la produzione illegale, e lì sono stati rinvenuti cilindri esplosivi, micce, batterie di tubi monocolpo e numeroso materiale per il confezionamento dei fuochi illegali. Un uomo è stato tratto in arresto, e posto ai domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria per i reati di detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente illegale.
Nel corso di un altro intervento all’interno di una attività commerciale di Nardò, sono stati inoltre rinvenuti mille e 100 fuochi d’artificio di categoria professionale, posti in vendita in assenza della licenza prefettizia.
In questo caso il titolare è stato segnalato all’autorità giudiziaria per detenzione illegale di materiale esplodente.
Solo pochi giorni fa altri cinque quintali di botti illegali erano stati scoperti e sequestrati dalla polizia, a Sannicola. Il materiale esplodente era pronto per essere venduto e, in parte, in corso di fabbricazione, di provenienza illegale perché privo di certificazioni ed omologazioni italiane ed europee. Il materiale era accatastato in un locale inidoneo, con il rischio dunque anche in questo caso di incidenti e pericoli per la pubblica incolumità.
Nello specifico, all’interno di un box auto, erano stati rinvenuti un quintale e mezzo di principio attivo netto tra manufatti artigianali esplodenti non omologati né classificati, e poi polveri di varia natura sfuse, micce, stoppini, rendini, spolette, razzi e quant’altro utile al confezionamento.
Arrestato un uomo di 43 anni del posto, che non aveva alcun titolo autorizzativo in materia e al quale già quattro anni fa era stata revocata la licenza pirotecnica. L’uomo risponde detenzione di materiale esplodente del tipo illegale, confezionato e da fabbricare ed omissione di denuncia all’autorità di pubblica sicurezza