LECCE - Il Tribunale del lavoro di Lecce, accogliendo il ricorso presentato dal legale di un brigadiere dei carabinieri in congedo, ha riconosciuto come 'Vittima del doverè il militare concedendogli i benefici previsti dalla legge. I fatti si riferiscono ad un conflitto a fuoco con alcuni malviventi nel 2001, quando il carabiniere aveva 42 anni. In seguito a quell'episodio all’uomo fu diagnosticato un trauma psichico per «reazione ansioso depressiva da stress» che ne aveva stravolto la vita, minandone la carriera.
Il procedimento giudiziario è iniziato sette anni fa contro il ministero dell’Interno e si è concluso con una sentenza in favore dell’ex militare, difeso dall’avvocato Francesco D’Agata. Il giudice del Lavoro Giovanni De Palma, ritenendo immune da qualsivoglia vizio la consulenza medico legale d’ufficio espletata in giudizio, non contestata dal ministero dell’Interno, ha accolto il ricorso dell’ex brigadiere che ora ha diritto a percepire le elargizioni previste dall’art. 34, co. 1, D.L. n. 159/07 che ha esteso alle «Vittime del dovere» i benefici stabiliti dalla Legge 206 del 3 agosto 2006 per le "Vittime del terrorismo».
La sentenza prevede il riconoscimento economico di duemila euro per ogni punto percentuale d’invalidità nonchè l’assegno vitalizio di 1.033 euro al mese a decorrere dal marzo 2011 per l'ex carabiniere.