LECCE - Nell’ultima partita giocata contro il Sassuolo ha raggiunto addirittura i 36,3 chilometri orari di velocità massima nello scatto. «Ma non è il mio record, posso fare di meglio e andare ancora più veloce». Parola di Pontus Almqvist, la freccia dell’attacco del Lecce. Arrivato in estate in prestito dal Rostov, sfruttando la normativa che agevola i trasferimenti dai club russi, l’ala svedese ci ha messo poco tempo per conquistare i suoi tifosi. Lo ha fatto a suon di gol, dribbling e proverbiali scatti. Quando inizia a far mulinare le gambe a campo aperto sa essere imprendibile per le difese avversarie. Ma Almqvist, alla impressionante velocità, è abile anche ad abbinare l’abilità nello smarcarsi. È uno dei migliori anche nella speciale classifica che raccoglie i giocatori con il maggior numero di dribbling in serie A. In 696’ minuti giocati ne ha completati la bellezza di 16, tanti quanti Rafa Leao, uno in più di Khvicha Kvaratskhelia.
Nomi che fanno tremare tutte le difese del campionato italiano. Dal punto di vista realizzativo, in campionato ha trovato la via della rete in una sola occasione finora, alla prima giornata contro la Lazio. È stato il primo gol in assoluto del Lecce di Roberto D’Aversa in serie A. Almqvist si gode il momento, felice della scelta di Lecce, piazza nella quale sta riuscendo ad esprimere al meglio tutte le sue qualità. «Qui mi trovo benissimo - racconta - il gruppo è molto unito e l’ambiente con i suoi tifosi ci trasmette una carica impressionante. La serie A è sicuramente un campionato difficile, ci vuole del tempo per abituarsi, rispetto ad altre nazioni qui è richiesta molta velocità nelle giocate, ma io mi sento bene e sono fiducioso dei miei progressi. Cerco di migliorare tutti gli aspetti del mio gioco, dal tiro al passaggio». Lo svedese si dice soddisfatto del suo rendimento fino a questo punto del campionato: «Sono innanzitutto grato per la possibilità che mi è stata data di giocare qui a Lecce. Il mio obiettivo è crescere costantemente, l’inizio della stagione è stato sicuramente molto positivo per me così come per il resto della squadra. Guai a fermarsi però, è fondamentale continuare su questa strada».
Dietro la crescita esponenziale di Almqvist, che da sorpresa è diventato col tempo sempre più una certezza, c’è anche la mano di mister D’Aversa. Il tecnico abruzzese non ha praticamente mai fatto a meno di lui, schierandolo da titolare in tutte le prime otto giornate di campionato. «Il mister è sempre molto chiaro nei suoi insegnamenti - racconta l’esterno d’attacco - ci chiede impegno in allenamento, lavoriamo sulla tattica anche in base alle caratteristiche dell’avversario. Con i suoi consigli riesce a valorizzare al massimo il mio potenziale, nel corso della mia carriera ho giocato in tante posizioni, ma il ruolo in cui sto giocando adesso me lo sento veramente cucito addosso. Il mister mi ha già dato tantissimo in questi primi tre mesi e sono sicuro che continuerà a insegnarmi tanto nel corso di questo campionato». L’obiettivo stagionale non può che essere la salvezza: «Vogliamo restare in serie A e per riuscirci dobbiamo ragionare una partita per volta, impegnandoci in settimana e lavorando duramente nel corso degli allenamenti. Cercherò di dare una mano alla squadra con gol e assist per raggiungere il traguardo che ci siamo prefissati».
In vista della prossima sfida sul campo dell’Udinese, Almqvist tiene alta la guardia: «Sarà una battaglia, come tutte le partite da qui in avanti, a prescindere dall’avversario. Ci stiamo allenando duramente in questi giorni, vogliamo vincere e faremo tutto il possibile per riuscirci». Sullo sfondo, infine, resta il sogno della nazionale: «Se dovesse arrivare la chiamata sarei contento, chiaramente è uno dei miei obiettivi. Non è però un’ossessione, so che per riuscirci devo fare bene con il Lecce e in questo momento sono concentrato unicamente a dare il massimo con la maglia giallorossa».
