LECCE - Era legato a un traliccio della corrente elettrica senza acqua né cibo: le guardie zoofile lo salvano e un operaio lo adotta. Lieto fine per un cucciolo di pitbull, salvato dal nucleo delle Guardie Zoofile Agriambiente coordinate da Antonio Russo.
L’episodio si è verificato in una stradina chiusa fra le assolate campagne neretine attorno alla strada provinciale che conduce a Copertino. Il cagnolino, un cucciolo di otto mesi, è stato notato da un operaio delle Ferrovie del Sud Est mentre era sul posto con un collega per tutt’altro scopo: controllare la segnaletica ferroviaria. Il proprietario di un terreno adiacente, accortosi anch’egli del povero cane legato al traliccio nel caldo delle temperature d’agosto, ha lanciato l’allarme allertando il consigliere comunale Pierpaolo Giuri, delegato al Randagismo del Comune di Nardò.
Quest’ultimo ha richiesto l’intervento delle Guardie Zoofile che hanno messo in salvo il cane. L’animale era fortunatamente in buone condizioni di salute (seppur comprensibilmente assetato), per questo si presuppone che l’abbandono sia avvenuto poche ore prima del ritrovamento.
Per il cane, sano e salvo ma sprovvisto di microchip, si sarebbero dovute aprire le porte del canile. Invece… giungono un’altra sorpresa e un altro destino. Un giovane operaio delle Ferrovie del Sud Est, incuriosito dal viavai di pattuglie sul luogo dell’accaduto, si è avvicinato a chiedere informazioni. Venuto a conoscenza che il piccolo pitbull stava per finire in canile, ha deciso di adottarlo. «Nonostante le difficoltà - dichiara il nucleo Guardie Zoofile Agriambiente - questa volta c’è stato il lieto fine. Molti altri cani però non hanno la stessa fortuna: le stime parlano di circa 120mila cani abbandonati ogni anno, un dato sconcertante che, oltre a portare a morte sicura l’animale, comporta per i Comuni spese esose per il loro mantenimento, in strutture spesso non a norma». [s.m.]