Lotta all’economia sommersa, nel Basso Salento le Fiamme Gialle individuano 18 attività abusive e sconosciute al fisco. Nel mirino dei finanzieri della Compagnia di Gallipoli e della tenenza di Tricase sono finiti soggetti economici titolari di officine meccaniche, carrozzerie e saloni da parrucchiere. Tutti i soggetti individuati sono residenti del Sud Salento e in particolare nei territori di Gallipoli, Matino, Racale, Collepasso, Specchia, Presicce-Acquarica, Alessano, Castro e Lido Marini (Ugento).
Le violazioni riscontrate hanno portato la Guardia di Finanza a segnalare gli imprenditori abusivi all’Agenzia delle Entrate ai fini della regolarizzazione della relativa posizione fiscale. Il bilancio dell’ultimo bimestre da parte delle Fiamme Gialle è dunque di 18 attività scoperte (in distinti interventi e attività di controllo sul territorio) prive di autorizzazioni e totalmente sconosciute al fisco.
Ma spostandosi di qualche chilometro guardando ad altre categorie imprenditoriali la situazione non appare diversa. Non solo infatti meccanici, carrozzieri e parrucchieri: a maggio di quest’anno, a seguito di controlli finalizzati a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e delle frodi in materia di reddito di cittadinanza, le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallipoli hanno individuato in un ristorante di Nardò dieci soggetti impiegati come cassieri, camerieri e lavapiatti, nove dei quali risultati lavoratori in nero.
Stesso esito, sempre nel maggio scorso, in una pizzeria-braceria neretina: cinque lavoratori impiegati al suo interno, di cui tre non in regola. Tra i soggetti segnalati in quell’occasione, persino un percettore del reddito di cittadinanza che “arrotondava” col lavoro nero. Stavolta invece, a Gallipoli e dintorni, ad essere totalmente abusive erano le attività di meccanici, carrozzieri e parrucchieri.