La mappa dello spreco in salento
Lecce, troppe opere incompiute, una beffa da 14 milioni
Ci sono alloggi popolari e anche la scuola per infermieri al Fazzi: ecco i cantieri leccesi che compaiono nell’elenco stilato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Ci sono circa 14 milioni di euro che potrebbero essere spesi per completare o costruire strutture che vanno dalla scuola per infermieri, alle case popolari, all’asilo e al centro sportivo, al mercato ortofrutticolo, ma sono lì da tempo impantanati nell’inerzia della burocrazia o in contenziosi con le ditte appaltatrici. Una doppia beffa: da una parte i cittadini non possono usufruire di queste strutture, dall’altra sono risorse sottratte al ciclo economico del territorio. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili mette all’indice le incompiute della provincia di Lecce con l’aggiornamento dell’anagrafe delle opere che attendono il completamento o addirittura la nuova edificazione. Tra le incompiute anche i lavori mai eseguiti per 32 alloggi popolari: 8 a Poggiardo e 24 a Squinzano, ma anche un mercato ortofrutticolo a San Cassiano.
Nel dettaglio: scuola per infermieri e tecnici di laboratorio al “Vito Fazzi” di Lecce; case popolari a Taurisano, Poggiardo, Squinzano; completamento palazzetto dello sport a Racale; scuola materna a Lucugnano; palazzetto dello sport a Tricase; mercato ortofrutticolo a San Cassiano.
Lo stato dell’arte vede la scuola per infermieri e tecnici di laboratorio al “Vito Fazzi” di Lecce realizzata solo al 17,56 percento con uno stanziamento di un milione e 605 mila euro; per le case popolari a Taurisano ce ne sono in predicato 12 e ne sono state realizzate 6, in pratica è stato eseguito il 49.56 per cento dei lavori a fronte di un finanziamento di 1.543.370,70 euro. Sempre sul fronte case popolari spicca il mancato avvio dei cantieri a Poggiardo e a Squinzano per complessivi 32 alloggi. A Poggiardo dovevano esserne realizzati 8 in via Pirandello con un investimento di 1.148.102,59 euro, ma non è stata posata neppure la prima pietra. Idem a Squinzano dove nelle vie Pirandello, Varisco e Trantelli, è prevista la costruzione di 24 alloggi di residenza popolare per un investimento di 2.065.827,60 euro senza che neppure un escavatore abbia affondato i terreni per gli scavi. Tra le opere che non vedono la luce c’è anche l’annosa edificazione della scuola per infermieri e tecnici di laboratorio ferma da numerosi anni dopo la realizzazione del rustico all’interno del perimetro del Fazzi con ancora 850.876 euro da spendere. All’appello manca anche il completamento del palazzetto dello sport a Racale, realizzato solo al 10 per cento e con ancora 1.850.000 euro da spendere. E ancora la scuola materna a Lucugnano con eseguito solo l’8,33 per cento dei lavori e somme per poco più di mezzo milione di euro in attesa di essere spese. Per il palazzetto dello sport da adibire a basket e pallavolo a Tricase è lievitata la spesa e ora servono 2,5 milioni per il completamento con una percentuale del 5,58 per cento di lavori eseguiti. Infine il mercato ortofrutticolo a San Cassiano allo zero per cento dei lavori eseguiti e risorse ferme per 3.984.519,96 euro.
Per la costruzione degli alloggi popolari a Taurisano i lavori sono stati interrotti perché si sono protratti oltre il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione; per tutti gli altri la motivazione riportata negli elenchi del Ministero è motivata dal fatto che non sussistono, allo stato attuale, le condizioni per riavvio dei cantieri.
Questa la situazione al 31 dicembre 2022, pubblicata in questi giorni, così come risulta dal sistema informativo di monitoraggio in cui vengono inseriti annualmente gli elenchi delle opere pubbliche non completate facenti capo alle amministrazioni centrali e territoriali. Nel 2022 in Puglia risultano 27 opere incompiute, 6 delle quali ancora non iniziate.