Trasporti e turismo
Salentoinbus, ok i mezzi, ma che fatica fare i biglietti!
Riflettori puntati sul servizio offerto dalla Provincia di Lecce: poche informazioni sui punti vendita dei ticket e sull’acquisto online
«Se acquista il biglietto a bordo c’è un sovrapprezzo», mette in guardia l’autista. «Sì, lo so, è che nu me va de cerca’!», risponde il turista romano che sale sul bus accompagnato da moglie e due bambini festanti muniti di “attrezzi” per il mare. Venerdì 7 luglio, ore 9,30 circa, Mancaversa, marina di Taviano. È il servizio di Salentoinbus, anche quest’anno riproposto dalla Provincia di Lecce per offrire collegamenti di trasporto pubblico a turisti e salentini intenzionati a muoversi nel tacco d’Italia senza auto.
La linea è la 108 che collega tre capitali del turismo salentino: Lecce-Gallipoli-Santa Maria di Leuca con svariate tappe intermedie. Prima della simpatica famigliola romana, il bus partito dal city terminal del capoluogo salentino alle 8,10 è arrivato a Gallipoli (fermata largo cimitero) alle nove circa. Da qui, alle 9,10, riparte per Santa Maria di Leuca. Il biglietto di sola andata Gallipoli-Leuca costa quattro euro (cinque se acquistato a bordo). Una decina i passeggeri che stanno per salire ma prima «tempestano» di domande l’autista. Non è colpa loro: le indicazioni alla fermata sono insufficienti e pressoché invisibili. Le informazioni sulla biglietteria, dopo svariati «Mi scusi, sa per caso…», alla fine arrivano. È ad appena cinque minuti a piedi, ma nessuno lo sapeva. Qualche passeggero si precipita a comprare il biglietto prima dell’imminente partenza per evitare di acquistarlo a bordo con sovrapprezzo. Il sito internet della Provincia di Lecce indica diverse rivendite attive a Gallipoli ma non è così. L’amara scoperta di un passeggero, che poco prima era passato in una tabaccheria di corso Italia (indicata come attiva) ma ancora sprovvista di tagliandi.
Si parte con puntualità. L’autista è gentile e disponibile. Non tantissimi i vacanzieri a bordo, una decina circa, tutti italiani e diretti a Leuca. Giovanissimi, eppure ignari della possibilità di acquistare online i biglietti. A Torre San Giovanni, marina di Ugento, stessa scena vissuta poco prima. Sale una giovane coppia diretta a Torre Vado, non ha il biglietto e lo compra a bordo. L’autista avverte puntualmente del sovrapprezzo. «Pazienza, non sapevamo dove comprarli», rispondono rassegnati. Non c’è traffico. A San Gregorio di Patù il panorama mozzafiato anticipa l’arrivo a Finibus Terrae. C’è di buono che a prendere l’autobus sono i giovani. Probabilmente perché hanno raggiunto il Salento senz’auto o forse, chissà, sarà una scelta «politica». Buttarsi sui mezzi pubblici e incentivare la mobilità sostenibile, si spera.
Poco prima di raggiungere Santa Maria di Leuca il conducente mugugna a causa dei parcheggi «creativi»di automobilisti che sul litorale gli impediscono il transito scorrevole. La tappa di ritorno Leuca-Gallipoli-Lecce è quella delle 17. È tutto sommato buona la copertura di questa tratta: fino alle 22.30 c’è un autobus quasi ogni ora per tornare a Gallipoli e Lecce da Leuca. A Torre Vado una turista romagnola si lamenta della fermata priva di panchine e tettoie. Il sole picchia come un terzino e aspettare il bus a quelle temperature non è il massimo. Sempre a Torre Vado salgono ambulanti africani con accendini e occhiali da sole, reduci probabilmente dalla giornata di lavoro in spiaggia.
Finalmente, poco dopo, si intravede una panchina coperta da tettoia, anche se insufficiente visto che sono molti i passeggeri in attesa di salire. Saranno in trenta, fra ragazzini e qualche genitore. Tutti turisti italiani diretti all’area portuale per il concerto Battiti Live. Vengono da Milano, Perugia, Napoli, Roma. Raccontano di aver fatto volontariato a Gallipoli con Legambiente e di volersi godere, adesso, una serata libera. Ed eccola lì, la città bella. Si scende. Un bilancio, alla fine, di questo viaggio Gallipoli-Leuca e ritorno: corsa puntuale, bus puliti e climatizzati, autisti cortesi e professionali ma informazioni scarne relativamente alla biglietteria a terra e a quella, preziosa ma poco nota ai vacanzieri, online. Molti infatti i passeggeri spaesati (e chissà cosa accadrà con i turisti stranieri…), ignari della possibilità di acquistare in rete i tagliandi di viaggio evitando le rivendite tradizionali. Alcune delle quali, tra l’altro, ancora senza servizio nonostante siano regolarmente indicate come attive sul sito di Salentoinbus.