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Lecce, messaggi e veleni in Consiglio comunale: è scontro al vetriolo - IL VIDEO -
In apertura dei lavori in aula, Poli Bortone chiede al sindaco la testa di due assessori
LECCE - Il centrodestra chiede al sindaco la testa di due assessori dopo un commento ed un messaggio ritenuti inopportuni. Anzi, per il post di Marco De Matteis su un canale social, Adriana Poli Bortone parla di «vera diffamazione». È stata la senatrice, a nome della compagine di minoranza, in apertura della seduta di Consiglio, a porre la domanda d’attualità al sindaco Carlo Salvemini, chiedendo di «conoscere quali provvedimenti intenda assumere a tutela dell’onorabilità di tutti gli amministratori e dei politici a qualsivoglia titolo interessati, compresi coloro i quali siedono tutt’oggi in questa assise».
Poli ha detto che «è stata una cosa particolarmente sgradevole» leggere quanto scritto dall’assessore De Matteis sul suo profilo in risposta alle osservazioni di un cittadino, il quale ironicamente parlava del ritorno del centrodestra alla guida della città. «È una possibilità - è la parte “incriminata” della risposta dell’assessore alla Mobilità - In fin dei conti parlare di ciclabili e buche a un certo punto può essere noioso per tutti. Ritorneranno i fasti delle case popolari, pass falsi, inchieste sul racket e scambio di voti? Può essere che il cittadino lo apprezzi di più, noi torneremo alla nostra triste vita senza smania di potere».
Secondo Poli Bortone, «le cose che sono passate in mente all’assessore non sono per niente gradevoli, ha tacciato un’intera classe politica, nell’ambito di una vicenda ancora tutta da definire, e che vede coinvolto anche qualcuno della sinistra. Non mi si venga a dire che questa è critica politica: questa è vera e propria diffamazione attraverso i social, che i suoi assessori farebbero bene a non usare molto, perchè spesso ci sono, diciamo, degli scivoloni. Quanto accaduto ha creato un danno d’immagine non solo a noi del centrodestra. Non si può ledere così la dignità delle persone, non è questo il modo civile di fare una campagna elettorale».
Poli Bortone ha portato in Aula un’altra accusa. «C’è un assessore, che non so chi sia - ha detto - il quale scrive ai cittadini un po’ selezionati, mettiamola così, un po’ più interessati ma forse anche più vicini, come conoscenza, avvertendoli del fatto che c’è stato il bando delle case popolari. “Buongiorno - ha letto testualmente Poli Bortone - Vi informo che l’ufficio sta predisponendo il nuovo bando per le case popolari, la giunta comunale ha approvato la delibera, è stato avviato l’iter, vi informerò puntualmente. Buona settimana”. Per una cosa del genere - ha rimarcato - ricordo che l’ex assessore Inguscio (Lucio, ndr) ebbe il buon gusto, il buon senso, la dignità di dimettersi».
Poli ha ricordato che anche l’assessore Giuseppe Ripa si dimise per aver fatto un richiamo di genere all’ex presidente pugliese Nichi Vendola. «Credo che sia veramente incredibile se lei - rivolta al sindaco Salvemini - non prende ora provvedimenti». La risposta del primo cittadino (ne riferiamo a parte) non ha soddisfatto il centrodestra, che ha abbandonato l’Aula, ad eccezione di Giorgio Pala, il quale, evidentemente, continua ad assumere posizioni autonome rispetto alla coalizione nella quale è stato eletto.