MAGLIE - Tre milioni di euro che rischiano di volatilizzarsi e l’ospedale Sud Salento che sembra essere alternativo alla realizzazione del nuovo tracciato della Statale 275 Maglie-Leuca. Insomma come dire bere o affogare nell’ambito di una storia travagliata, quella del nuovo ospedale e, dell’altra, travagliatissima, quella della 275.
Ma andiamo con ordine. Ad esprimere preoccupazione per la sorte del lascito dei fratelli Carrapa, tre milioni di euro appunto, per contribuire alla realizzazione del nosocomio è Antonio Giannuzzi, nominato fiduciario della famiglia nel testamento redatto dall’ultima componente della famiglia Carrapa ed affidato al notaio Giovanni De Donno.
Nello stesso testamento è previsto che l’eredità (contanti, immobili e titoli) sia devoluta alla casa di riposo di Maglie, nel caso in cui il nuovo ospedale non sia realizzato. In questi giorni la Asl sta completando la procedura per l’inventario dei beni per poi avere la disponibilità delle risorse e dovrà farlo entro 5 anni dall’apertura del testamento, periodo che scadrà il prossimo febbraio.
«Intendimento della Asl è utilizzare i tre milioni di euro per finanziare la progettazione definitiva, il che significa che, se l’ospedale non fosse realizzato, quelle risorse sarebbero state spese e non più recuperabili per le concrete finalità previste dal gesto liberale dei Carrapa».
«Le dichiarazioni - afferma Giannuzzi - del consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della commissione Bilancio e programmazione, che smentiscono i risultati dell’audizione nel Consiglio regionale, sullo stato del progetto del nuovo ospedale, non prefigurano obiettivi di facile raggiungimento. Le ipotetiche incompatibilità del progetto dell’Ospedale con la 275, non sarebbero insuperabili, tuttavia Amati intravede tempi lunghi».
Per altro verso, Giannuzzi è tranquillizzato «dalla sicurezza della direzione Asl Lecce, visto che, in diversi momenti, dal 2012 dall’approvazione regionale del nuovo ospedale, ha dovuto superare anche interferenze pretestuose, tendenti a bloccare l’iter progettuale dell’opera. La fiducia che ripongo è necessaria - conclude Giannuzzi -, perché, proprio in questi giorni, si sta perfezionando il percorso della successione del lascito dei fratelli Carrapa, di oltre tre milioni di euro. Ricordo che, questo lascito, suggerito da me, mi carica di responsabilità per il buon uso del patrimonio, per cui, visto che avevo previsto un limite di utilizzo di 5 anni, non vorrei vedere ridursi o consumarsi le disponibilità, senza nessun riscontro, dell’obiettivo della costruzione del nuovo ospedale».