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Il Lecce s’è svegliato: finalmente un gol e qualche progresso

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Il Lecce s’è svegliato: finalmente un gol e qualche progresso

Dopo il ko col Napoli i giallorossi devono obbligatoriamente fare risultato, domenica prossima al Via del Mare contro un’altra diretta concorrente per la salvezza: la Sampdoria

Domenica 09 Aprile 2023, 11:22

LECCE - I punti di distacco del Lecce dalla zona retrocessione si riducono ancora: da otto a cinque. Complice la clamorosa vittoria, in rimonta, agguantata ieri sera dal Verona contro il Sassuolo. Tutto sembrava portare al successo degli emiliani, passati in vantaggio nel primo tempo con Harroui. Sino all’84’, quando un colpo di testa di Ceccherini ha ristabilito il pareggio. E in pieno recupero, al 95’ è arrivato addirittura il gol-vittoria dei veronesi con Gaich. E ora la corsa per la permanenza in A si complica. I giallorossi devono obbligatoriamente fare risultato, domenica prossima, al Via del Mare contro un’altra diretta concorrente per la salvezza: la Sampdoria.

Il Lecce si è fermato a un passo dall’impresa contro un Napoli ormai involato verso il suo storico terzo scudetto. La squadra allenata da Marco Baroni alla fine si è arresa davanti ai partenopei, capitolando con il risultato di 1-2, complice un autogol nato da un pasticcio fra Antonino Gallo e Wladimiro Falcone. Sono sei adesso le sconfitte consecutive in campionato, un filotto negativo certamente preoccupante, ma dai buoni segnali messi in luce nella sfida contro il Napoli i giallorossi potranno ripartire per tornare a conquistare quei punti che mancano dall’1-2 in trasferta sul campo dell’Atalanta dell’ormai lontano 19 febbraio. Che il periodo non sia dei migliori, anche dal punto di vista della buona sorte, è evidente, poiché ancora una volta un episodio ha condannato la formazione salentina. La scorsa giornata contro l’Empoli fu un’ingenuità che portò a un calcio di rigore, contro il Napoli invece una goffa autorete. Eppure, contro la squadra partenopea, il Lecce ha sfoggiato probabilmente la migliore prestazione dall’inizio della serie negativa di risultati.

Si è rivista infatti una squadra intensa, capace di togliere a tratti il gioco all’avversario, abile ad impedire al Napoli di imprimere i ritmi alla partita con l’abituale qualità nel palleggio della formazione di Spalletti. Si è vista, in particolar modo, la reazione all’iniziale svantaggio. Nelle ultime uscite, il Lecce era apparso una squadra mononota, che dopo essere passata sotto faceva fatica a imbastire una veemente reazione per provare a riequilibrare le sorti del match. Contro il Napoli, invece, i giallorossi sono stati abili a riacciuffare il pari, ma soprattutto sono riusciti a ritornare al gol.

È probabilmente questa la nota più lieta della sfida del Via del Mare, perché la squadra allenata da Baroni è riuscita a ritrovare la via della rete, spezzando così un tabù che durava da ben 518 minuti. A farlo è stato Federico Di Francesco, arrivato al secondo gol personale in campionato, fra i migliori della partita contro il Napoli. L’esterno offensivo non ha nascosto la gioia per il suo ritorno al gol, non senza il rammarico per la sconfitta: «Abbiamo dato tutto contro una squadra fenomenale, fra le più forti in Europa. Sono contento per aver ritrovato il gol e per aver spezzato il digiuno della squadra. Sappiamo che stiamo vivendo un momento difficile, ma la squadra è unita e siamo consapevoli di dover dare il massimo per portare a casa l’obiettivo della salvezza. Dopo l’1-1 avevo la sensazione che potessimo fare lo scherzetto al Napoli, mi dispiace che non sia andata così». Impresa solo sfiorata, ma la prestazione è utile riportare un po’ di fiducia in un gruppo giovane che davanti a una serie prolungata di sconfitte consecutive corre il serio rischio di lasciarsi trasportare da una ineludibile spirale negativa.

Quel che è certo è che d’ora in avanti è vietato sbagliare. Al termine della sfida contro il Napoli, la curva nord, cuore pulsante del tifo leccese, ha invitato tutta la squadra sotto il settore, chiedendo a gran voce il massimo impegno nelle «nove battaglie» che separano il campionato di serie A dal suo epilogo. Meno sono le partite restanti e più si assottiglia il margine di errore.

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