LECCE - Ecosistema urbano, Lecce perde ben otto posizioni, scendendo al 75esimo posto nella graduatoria di Legambiente sulle performance ambientali della 105 città capoluogo italiane. È da dire che il capoluogo salentino si attesta la seconda città pugliese migliore, dopo Taranto (al 59esimo posto); seguono Brindisi (al 79esimo), Bari (all’85esima posizione) e Foggia (93esima).
Il report annuale tiene conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Lecce mostra luci ed ombre. Le buone notizie riguardano lo smaltimento dei rifiuti. Per la percentuale di raccolta differenziata, la città capoluogo si colloca in posizione medio-alta, registrando una percentuale tra il 50 e il 65 per cento. Ancora migliore la performance per quanto riguarda la raccolta della frazione umida dei rifiuti, pari ad oltre 120 chilogrammi per abitante, la fascia più alta. Complessivamente, Lecce si colloca tra le prime dieci città migliori del Sud e delle isole.
Passando alle note dolenti, è da dire che non sono state fornite in formazioni sugli impianti di energie rinnovabili, settore nel quale il comune capoluogo risulta «non classificata», insieme ad altre quattro città italiane.
Poi, risultano insufficienti i livelli di qualità dell’aria: è stata registrata una media di 27 giorni di superamento dei livelli di ozono.
Altro capitolo negativo è quello dell’uso dei mezzi pubblici. Il numero medio di viaggi per abitante all’anno è di appena 6, là dove - a parte Venezia con 472 - Roma registra 341, Milano 303, Bologna 202 (solo per esempio).
Decisamente scarso anche il numero degli alberi per abitante: 10 su cento. Nel settore la più virtuosa si dimostra Cuneo, con 206.
Anche la superficie verde fruibile è decisamente sotto la media nazionale, con 9,5 metri quadrati per abitante, là dove Trento offre addirittura 396.
Lecce occupa una posizione media per quanto riguarda l’estensione della superficie dell’area pedonale (calcolata in metri quadrati per abitante), che risulta essere 0,25. La più alta è Lucca, con 6,79.
Ma ha un tasso alto di motorizzazione, con 72 auto ogni cento abitanti, a fronte di città come Milano, con 49 e Bologna, 52.
C’è da tenere conto di un’altra maglia nera, quella per lo spreco dell’acqua, per il quale Lecce si trova nella posizione delle città più sprecone, vale a dire che disperdono oltre il 25 per cento dell’acqua messa a disposizione dalla rete idrica. Un problema grave che, purtroppo, interessa la maggior parte delle città, dal Sud al Nord Italia.
È il caso di evidenziare - ma non è un a sorpresa - che in testa alla graduatoria di Legambiente si sono posizionate Bolzano (prima), quindi Trento, e Belluno (terza).
[e.t.]