LECCE - Incidente sul lavoro questa mattina in una azienda di San Cesario. L'incidente si è verificato intorno alla 7.50 nella azienda Deghi di via Silone. A quell'ora è arrivata la segnalazione alla sala operativa del 118 in cui si chiedeva aiuto per un operaio di 61 anni, vittima di un incidente sul lavoro.
L'operaio è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Ha riportato un trauma cranico ed attualmente è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia. L'operaio, di origini straniere, stava lavorando nel magazzino ritiro merci, ma la dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento. Sul posto i carabinieri e gli ispettori dello Spesal. È il quarto grave incidente sul lavoro in un mese nella provincia di Lecce, tre dei quali sono risultati mortali, l’ultimo si è verificato mercoledì scorso a Salve.
LE REAZIONI
Per Uil Puglia «ormai è uno stillicidio, così silenzioso da passare inosservato. Anche oggi assistiamo a un infortunio grave sul posto di lavoro, auguriamo all’operaio una piena guarigione e mandiamo ai suoi cari l’abbraccio affettuoso della Uil regionale e ci chiediamo: davvero esiste la volontà politica di porre fine a questo scempio?». A dirlo è Franco Busto, segretario generale della Uil Puglia, in riferimento «alla notizia del grave incidente occorso a un 61 enne in un magazzino di San Cesareo di Lecce».
«Con la Regione Puglia - ha continuato Busto - abbiamo avviato un percorso virtuoso e siamo in attesa che le misure più importanti, a cominciare da quelle che riguardano l’attività dello Spesal, vengano approvate in Giunta. Ma siamo coscienti che non basta: bisogna reperire più risorse per affrontare in maniera più decisa un problema che in Puglia e nella provincia di Lecce in particolare rappresenta un’emergenza assoluta. Anche dal Governo - ha concluso il rappresentante sindacale - ci aspettiamo di più. L’assunzione di qualche nuovo ispettore è un segnale, ma c'è tanto da fare, a cominciare da una riforma seria del sistema pensionistico: pensare che oltre i 60 anni si possano svolgere certe attività gravose è assurdo, è un assist in piena regola all’aumento di infortuni gravi o mortali, specie in determinati settori».