LECCE - Il Comune di Lecce non vuole farsi trovare impreparato e pubblica un avviso rivolto alle strutture ricettive per manifestare disponibilità all’accoglienza della popolazione ucraina sfollata. Alle strutture si ricorrerà nel momento in cui non sarà possibile l’accoglienza tramite le misure ordinarie del Cas (Centro di accoglienza straordinario) o del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), messe a disposizione dalle Prefetture.
Possono manifestare la propria disponibilità le strutture ricettive in condizioni di garantire un trattamento di pensione completa, servizi di pulizia ed igiene, menù e indicazioni dei servizi erogati in lingua ucraina e il monitoraggio giornaliero delle presenze, secondo quanto stabilito dall’Accordo Quadro stipulato lo scorso 24 marzo tra la Protezione Civile della Regione Puglia e le Associazioni di categoria degli albergatori (Confcommercio Federalberghi Puglia, Confesercenti Assohotel Puglia, Confindustria Puglia Turismo).