LECCE - Gli agriturismi salentini pronti ad accoglierre i profughi ucraini. L'iniziativa è della Caritas e delle due associazioni Cia agricoltori italiani: Turismo Verde e Ases
Sono già 15 le strutture agrituristiche salentine disposte ad accogliere le famiglie in fuga dalla guerra. L'iniziativa è stata illustrata dal presidente nazionale di Turismo Verde (l’associazione di Cia Agricoltori Italiani che unisce gli agriturismi di tutta Italia), dal salentino Giulio Sparascio, e dal direttore della Caritas diocesana Ugento-Santa Maria di Leuca, don Lucio Ciardo.
Attorno ai profughi ucraini che saranno accolti nelle strutture agrituristiche sarà costituita una vera e propria rete di solidarietà che coinvolge anche tante aziende agricole. Saranno diverse, infatti, le imprese del comparto primario associate a Cia Salento che metteranno a disposizione prodotti agricoli e altri beni di prima necessità.
«Tra le famiglie che verranno accolte - è stato sottolineato - ci saranno tanti agricoltori ucraini costretti ad abbandonare la loro terra e le loro attività che ora sono sotto le bombe di una guerra devastante e insensata».
«Siamo con l’Europa e pronti a fare la nostra parte - hanno spiegato i dirigenti delle due associazioni - in Italia ci sono già 248mila ucraini, una comunità forte che vivrà grandi stravolgimenti e alla quale possiamo far sentire il sostegno della nostra rete agrituristica nazionale, come di quella solidale della Ong di Cia che da tempo opera, insieme a tante altre organizzazioni, per la cooperazione internazionale. Ci uniamo, quindi, alla Caritas in Italia, in Ucraina e in tutta Europa. Non possiamo chiudere gli occhi».
Intanto, la Caritas sta portando avanti diverse iniziative di accoglienza, coinvolgendo tutte le prefetture. Il 27 marzo sarà realizzata una raccolta di prodotti agro-alimentari.