LECCE - Con la fine delle restrizioni dettate dal Covid, in piazze e vie sono tornati gli artisti di strada. Stazionano lungo i percorsi della movida, compresa la via che collega la parte vecchia della città con la nuova. Quella stessa via intitolata allo scienziato Salvatore Trinchese, che i più avanti con gli anni già percorrevano negli Anni Settanta ed Ottanta, all’insegna del detto: Andiamo a fare una ‘vasca?, intendendo per vasca, il tragitto da fare, appunto, anche più volte in andata e ritorno, nell’unica zona pedonale dell’epoca.
Nella suddetta via, incontriamo uno dei due pianisti stanziali, che alternano le rispettive presenze con la vicina via Dei Perroni, in pieno centro storico. E’ Alex Marasco, 58 anni, col fedele pianoforte elettrico, che lo ha portato a suonare nei migliori alberghi di Tunisia, Marocco ed Egitto, ma anche ai Caraibi. L’altro è Marcello Macella, che alla guida del suo camper, regala la musica del suo pianoforte a muro. Entrambi propongono l’intramontabile repertorio ever green.
Oltre a loro, ci sono variopinti clowns e bravissimi mimi, ma la parte del leone la fanno proprio i musicisti, compresi quelli che al posto di chitarra e batteria hanno soltanto barattoli vuoti.
A ridosso di una delle colonne del Palazzo dei Mercanti di piazza Sant’Oronzo, incontriamo Emanuele Monaco di San Pietro Vernotico. A Lecce, Lele, come lo chiamano gli amici, suona e canta da solista il rock di Jimi Hendrix. Ma con la sua band, i Gliese 581, dal nome di uno dei pianeti extrasolari, ama proporre i Pink Floyd.
Nella stessa piazza, appoggiato al minichiosco che fu di Tonino mani d’oro, il mitico venditore di biglietti delle Lotterie nazionali, si fa vedere un Rom del campo nomadi Panareo. Eminovic Aco è un fisarmonicista professionista (suoi video sono su You Tube), che vive a Lecce dal 1990 con moglie e due figli. Ed è davvero bravo.
Poco oltre, di fronte alla chiesa di Santa Maria della Grazia, un ragazzo con una voce notevole, intona successi nazionali e non in italiano ed inglese. Sulla custodia della chitarra leggiamo il suo nome: Yuri Menna official. Protetta dalla colonna di Sant’Oronzo, una coppia di giovani propone invece ritmi brasiliani, mentre a due passi, una band di ragazzini con batteria al seguito, aspetta di prendere il loro posto. L’antica piazza cittadina è il luogo preferito dagli artisti di strada: cittadini, paesani e turisti, la percorrono in lungo ed in largo, e lì si è sicuri di recuperare qualche moneta, a volte persino una banconota. Qui, ad occupare uno spazietto prossimo alla chiesetta di San Marco, è un interprete di Lucio Battisti. Si chiama Manuele Agrario, 36 anni, ed è di Acquarica del Capo. In un’altra occasione, al suo posto notiamo un elegante signore di mezza età, bravo esecutore, con la sua chitarrina, del rock’n’roll di Elvis Presley.
Assieme al cane Benvenuto, un altro dei musicisti stanziali, si incrocia spessissimo in due o tre angoli di Corso Vittorio Emanuele. Marco Rossetti, in arte Gazzirre, 38 anni (scrive anche poesie), viene da Appignano nelle Marche, ma vive ormai nel capoluogo da nove anni. Il suo è uno strumento a forma di disco volante, l’Hang, inventato nel 2001 a Berna. Il suono produce onde sonore che diffondono una sensazione di pace. E non a caso, in Svizzera viene utilizzato a scopo terapeutico.