L'intervista
Lecce, L’Anvur frena il corso di Medicina
Il rettore: «Chiesti solo chiarimenti sulla sostenibilità finanziaria. Questione risolta»
Lecce - L’Anvur frena l’attivazione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia a Lecce. Oggi, il Consiglio d’amministrazione dell’Università del Salento si riunisce in seduta straordinaria per l’approvazione del documento integrativo di riscontro ai chiarimenti richiesti dall’Agenzia nazionale di valutazione del Sistema Universitario.
Ieri il documento è stato predisposto dal Senato accademico. Dopo il via libera del Curc, il passaggio in sede Anvur è l’ultimo scoglio da superare. Un «via libera» che sembrava scontato, ma che così non è stato. Il rettore, Fabio Pollice, si dice fiducioso, mentre è impegnato, tra l’altro, ad accogliere la ministra Maria Cristina Messa, a breve.
In pratica, rettore, nella valutazione preliminare da parte di Anvur, il corso di Medicina ha ricevuto un «non accreditamento».
«No, Anvur non si è espressa, ma ha inviato richiesta di approfondimenti relativi alla sostenibilità economico-finanziaria facendo esplicito riferimento al fatto che la Regione Puglia non avesse ancora approvato in Consiglio la delibera di Giunta (per il finanziamento di oltre 80 milioni di euro, ndr). Se dobbiamo dirla tutta, la valutazione di Anvur del progetto è sicuramente positiva, le uniche osservazioni che ha fatto, ripeto, riguardano la sostenibilità economico-finanziaria».
La ratifica del consiglio regionale della variazione di bilancio fatta dalla Giunta per il finanziamento risale al 25 maggio scorso. Possibile non sia arrivata ad Anvur?
«La comunicazione Anvur è arrivata via pec a ridosso della decisione del Consiglio. C’è stata una sovrapposizione di tempi. Ora noi non abbiamo fatto altro che confermare che c’è la copertura finanziaria. Problema risolto».
Non sono state avanzate perplessità per il corpo docente?
«Abbiamo tutti i docenti: con quelli in organico riusciamo a garantire l’attività di tre anni accademici su sei. Quindi riusciremo a garantire anche gli altri tre. Grazie alle risorse stanziate dalla Regione Puglia avremo le figure professionali che consentiranno di integrare il percorso MedTec. Le nuove figure assicureranno un doppio risultato: i professori previsti con questo finanziamento saranno anche impiegati nell’assistenza sanitaria del territorio, integrando così la dotazione organica della Asl».
Impiegano, però, i docenti attualmente in servizio nelle facoltà scientifiche di Unisalento, non si corre il rischio di lasciarle sguarnite, nel momento in cui si andranno a coprire le cattedre di Medicina?
«Assolutamente no. Le risorse che abbiamo ci consentono di distribuire i docenti in servizio, tenendo conto del fatto che un docente deve tenere 120 ore di lezione non esclusivamente in un corso ma articolandole in più corsi. Per questo abbiamo risorse per coprire i primi tre anni. Quello di cui disponiamo ci consentirà di creare un polo scientifico e formativo fondamentale per tutta la Puglia. Il Curc ha deliberato positivamente proprio perchè in questo momento la Puglia è sottodimensionata rispetto alla capacità formativa e alle esigenze della Regione. Poi, Anvur deciderà se il corso potrà essere accreditato o meno. Se ci sarà parere positivo, poi andrà al ministro per la firma».
Quanto peserà quest’intralcio in termini di tempo?
«Avessi la sfera di cristallo... Io, come tutti credo, speravo che già a fine maggio avremmo concluso il percorso. Comunque, è probabile che già nel mese di giugno potremo avere la risposta. Noi siamo stati molto tempestivi: la lettera ci è arrivata qualche giorno fa, oggi (ieri, ndr) abbiamo predisposto la risposta in Senato accademico e domani (oggi, ndr) darà approvata dal Consiglio d’amministrazione. Sono molto fiducioso. Se il corso avrà il via libera, dovremo partire immediatamente con l’azione di orientamento degli studenti. Il concorso MedTec è molto particolare, ed è importante che sia stato creato in Puglia».
Non resta che incrociare le dita.
«Il progetto è buono, ci siamo impegnati moltissimo, abbiamo avuto il sostegno della Regione Puglia, quello degli altri Atenei, quello delle Istituzioni. Da parte mia, l’impegno a creare un’eccellenza per questo Corso».
Potrebbe essere una fortuita coincidenza la visita della ministra Messa.
«Dovrebbe venire nell’ultima settimana di giugno, ma ancora non c’è conferma sulla data. Un appuntamento sicuro, invece, è quello del prossimo 24 giugno, quando inaugureremo il Salento Biomedical District, nell’ex convento dei Domenicani a Cavallino. È stata una scelta coraggiosa ma abbiamo pensato di partire da questo un sistema di attrazione di imprese Biomed perchè è settore strategico per la Puglia, perchè è settore sostenibile».