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«Quattro corsie per la Lecce-Taranto»

«Quattro corsie per la Lecce-Taranto»

 
Rosario Faggiano

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Rosario Faggiano

Lecce-Taranto

Pagliaro: «Non può esistere un territorio così importante con collegamenti scadenti»

Lunedì 24 Maggio 2021, 08:15

LECCE - Decenni senza un idoneo collegamento stradale fra Lecce e Taranto e attesa infinita per la ripresa dei lavori della bradanico-salentina (statale 7-ter), realizzata parzialmente da diversi lustri solo nel tratto San Pancrazio-Manduria. Per tutto ciò, ieri mattina, hanno protestato consiglieri regionali e sindaci dei Comuni dell’area. Organizzato dal Movimento Regione Salento sulla parte completata dell’arteria a quattro corsie, al sit-in hanno partecipato i consiglieri regionali Paolo Pagliaro, capogruppo de “La Puglia Domani”, Renato Perrini, Antonio Gabellone e Luigi Caroli, di Fratelli d’Italia. Presenti anche Fernando Leone, consigliere provinciale di Lecce, e i sindaci Claudio Paladini (Veglie), Gregorio Pecoraro (Manduria), Salvatore Ripa (San Pancrazio), Giuseppe Tarantino (San Marzano) e Tonino Rosato (Salice). Hanno partecipato anche attivisti dell’associazione “L’ambiente che vogliamo” di San Pancrazio. «Si tratta - spiega Pagliaro - di una battaglia che riguarda un’infrastruttura dall’importanza capitale per lo sviluppo il territorio. Il collegamento tra Lecce, Taranto e l’entroterra salentino deve avvenire con le quattro corsie, proprio come era previsto nel progetto originario del 1988. Adesso - annuncia Pagliaro - dopo le proteste, passiamo alle proposte: ho già presentato una richiesta di audizione in Commissione Lavori pubblici e anche una mozione che impegni il Consiglio regionale a sostenere questa battaglia. Non può esistere un territorio così importante con collegamenti scadenti». «Quando ero ragazzino - aggiunge Perrini - ricordo che percorrevo questa strada e mi chiedevo quando sarei arrivato al mare dopo tanto tempo in auto. Oggi siedo nelle istituzioni e la mia battaglia è perché i miei figli non debbano porsi la stessa domanda. Quando si parla di alternativa all’acciaio o alla grande industria dobbiamo ricordarci che nessuna alternativa è possibile senza infrastrutture. A Taranto - conclude - si sta costruendo un grande porto che asservirà anche Lecce e tutto il Salento: ma senza quest’opera ogni sforzo sarebbe inutile».

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