LECCE - Ci sarebbero due indagati nell’inchiesta sull'omicidio di Silvano Nestola, l’ex carabiniere ucciso lo scorso 3 maggio in contrada «Tarantini» a Copertino mentre usciva di sera da casa di sua sorella. I due indagati sarebbero famigliari della donna di San Donaci (Brindisi) che aveva avuto una relazione con Nestola dopo che questi si era separato dalla moglie. Ai due indagati è stato notificato l’avviso per l’autopsia che è stata fissata per la mattinata di venerdì prossimo 14 maggio al Vito Fazzi di Lecce. I componenti del nucleo famigliare della giovane erano stati ascoltati dopo l’omicidio dai carabinieri come persone infornate sui fatti. L’avviso dell’esame autoptico è stato notificato questa mattina anche al fratello e alla sorella dell’ex carabiniere, in qualità di persone offese.
Il padre e la madre della donna con cui l’ex carabiniere ucciso Silvano Nestola aveva avuto una relazione sentimentale sono indagati con le accuse di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione, e concorso in detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco. Si tratta di Michele Aportone, 70 anni; e della moglie Rossella Manieri, di 62 anni, quest’ultima originaria di Copertino, lo stesso paese di Nestola.
Nestola è stato ucciso con alcuni colpi di fucile, lo scorso 3 maggio, in contrada 'Tarantinì a Copertino, mentre usciva dalla casa di sua sorella dove aveva cenato con suo figlio undicenne.